Recidere il cordone ombelicale che ci alimenta al veleno di questo mondo (Marco Guzzi)

Continua a sorprendermi l'ingenuità di tante persone che ancora credono che l'informazione ci presenti i fatti in base alla loro rilevanza.
Mi sorprende che ancora non sia chiaro a tutti che il sistema informativo è truccato, propone, ma in realtà ci impone il suo ordine del giorno per obbedire ad interessi che non sono mai quelli esplicitati.
L'informazione insomma è un Sistema di orientamento mentale, un sofisticato sistema poliziesco.
Eppure basterebbe un minimo di attenzione e di memoria per comprendere che gli argomenti vanno e vengono senza alcuna necessità intrinseca, e cioè oggi può divenire essenziale qualcosa che solo ieri passava inosservato, o viceversa oggi può passare del tutto sotto traccia un tema che domani salterà agli onori della cronaca.
E ciò accade solo in base a ciò che il Sistema vuole occultare o far sembrare indispensabile, spesso per nascondere questioni ben più rilevanti, ma pericolose.
Per cui quando vediamo sorgere all'orizzonte un'immensa discussione globale, o anche nazionale a volte, dovremmo solo chiederci: ma che cosa vogliono nasconderci? oppure: ma che cosa vogliono imporci?
E' un trucco, chiaro? è solo un gioco da tavolo, un gioco di prestigio impostato dai padroni dell'informazione! è una sorta di Magia Nera, di Incantesimo, nel quale pare che ancora masse di milioni di persone cadono come tonni nella rete, pronti ad essere arpionati a sangue.
Sì, perché in fondo è sempre un bagno di sangue, fisico o psichico, quello che questi Signori vogliono indurre.
E allora, care sorelle e amiche, proviamo a crearci un ordine del giorno autonomo, e chiediamoci: ma di che cosa è giusto parlare oggi, 6 dicembre del 2023?
Io direi che il Tema sia ben chiaro dentro l'abisso dei nostri cuori dissestati, e oggi lo definirei così:
Finire è Fiorire:
Spostiamo la nostra attenzione lì dove questi due verbi all'infinito s'incrociano:
Adesso cioè, nel punto presente, in cui possiamo decidere la fine del finire e l'iniziare dell'inizio:
Decidere: Recidere il cordone ombelicale che ci alimenta al veleno di questo mondo:
E' solo lì che la violenza si scioglie:
Sciolta e Assolta in uno Spirito novello
come il vino di dicembre, frizzicarello e vivace
come l'amore.
Questa è l'unica notizia di cui voglio parlare.
L'unica davvero Buona.

(Marco Guzzi, fonte)

Il Trionfo Eterno della Vita

Potete scatenare cruenti conflitti.
Potete dominare con odio e terrore.
Potete piegare, spezzare e annientare le sacre creature di questo mondo.
Potete manipolare la natura per le vostre perversioni.
Potete spregiare quanto di più prezioso ci sia.

Ma la Vita si rinnova,
oggi, come ieri, come domani,
incessantemente,
e nulla potete contro il suo trionfo!

Anche la peggiore delle fini,
in questo universo misterioso e divino,
assai più grande del vostro ego,
è sempre un nuovo inizio.

Di voi,
e del vostro schifo,
non rimarrà neanche
un'eco sbiadita
nell'immensità del tempo.

(10 novembre 2023)

Cosa desideriamo realmente?

Durante la Prima Guerra Mondiale, nel 1914, si verificò un evento spontaneo, passato alla storia come la "Tregua di Natale". Questo episodio fu un esempio straordinario di fraternizzazione tra i soldati nemici lungo il fronte occidentale.

Nei giorni di Natale, alcuni soldati britannici e tedeschi attraversarono le trincee per scambiarsi auguri, canti natalizi, cibo, e persino souvenir come bottoni e cappelli. Tra le attività pacifiche, fu organizzata una partita di calcio tra le forze opposte. Anche se i dettagli precisi dell'evento sono oggetto di dibattito storico, la partita di calcio è diventata uno dei simboli più potenti di tale tregua.

Questo avvenimento è un esempio eloquente della comune umanità che persiste anche in tempo di guerra. Non allontaniamoci mai da essa, soprattutto adesso.

Mentre i soldati possono essere costretti a combattere da decisioni politiche e militari, a livello personale molti non nutrono odio verso i cosidetti "nemici". La Tregua di Natale dimostra come, nonostante la brutalità e la coercizione della guerra, lo spirito umano può cercare momenti di pace e condivisione, rivelando un desiderio intrinseco di fraternità e comprensione reciproca.

Ricordiamoci anche che il Natale, oggi sovente contestato, nella sua essenza racchiude un invito alla pace e alla solidarietà, indipendentemente dalle circostanze. La sua celebrazione, per molte persone, è emotivamente associata al desiderio di stretti legami familiari e comunitari che sopravvivono anche nei periodi più bui.

(9 novembre 2023)

Tregua di Natale, 1914

fonti:
https://www.britannica.com/event/The-Christmas-Truce
https://www.history.co.uk/articles/the-christmas-truce-of-1914
https://en.wikipedia.org/wiki/Christmas_truce

Da che parte stai?

Durante la guerra di Corea, Toda, pensando alle sofferenze di quel popolo, scrisse:

«Soffro per i tanti che in questa guerra avranno perso il marito o la moglie e che andranno inutilmente in cerca dei loro cari. Ci sarà chi, perduti i propri averi e ridotto in miseria, in poco tempo morirà di stenti. Ci saranno giovani morti senza sapere perché e vecchie uccise mentre gridavano “Non ho fatto niente di male”. Ci saranno tanti bambini ignari di cosa significhi avere genitori e fratelli e chissà quante madri di famiglia penseranno che sia normale vivere con il solo vestito che hanno addosso. Quanti anziani si sorprenderanno a sognare il riso che una volta mangiavano? C’è forse chi, alla domanda “Da che parte stai?” non risponda subito con stupore “Dalla parte del cibo e di un tetto”?»

(tratto da: “I capitoli Hoben e Juryo”, Daisaku Ikeda, ISBN 8886031904, pag. 88, Esperia editore, 2013)

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