You are here

Politica ed economia

Parma commemora i defunti post-vaccino (video del 27 novembre 2021)

tratto dai primi minuti del TG di Federazione Rinascimento Italia del 30 novembre 2021:

per futura memoria...

DOWNLOAD MP4

 

Energia nucleare: la mano di Bill Gates e uno sguardo globale (video)

tratto da: GRANDANGOLO – PANGEA, La rassegna stampa internazionale di Byoblu. 19° puntata, 1 Novembre 2021

DOWNLOAD MP4

Pillole di Politica - Non abbiamo più bisogno di leaders

Tratto dal video di "domande e risposte" di Massimo Mazzucco e Roberto Quaglia del 4 ottobre 2021, pubblicato su ControTV (https://contro.tv/archivio/lunedi-4-ott-2021), nel quale entrambi rispondono alla domanda di un utente collegato in chat durante la trasmissione:

DOWNLOAD MP4

Pillole di Politica - La parità dei sessi

La cosiddetta “emancipazione femminile” e la “parità dei sessi” sono state storicamente intese quasi in una sola direzione, ovvero quella secondo cui la femmina “possa” (o, a seconda dei casi, “debba”) fare le stesse cose che fa il maschio (implicitamente sottintendendo, ma mai ammettendo, che il modo maschile di vedere il mondo sia quello da imitare e, quindi, quello “superiore”). Ma siamo sicuri che questo poteva essere l’unico modo di intendere la parità dei sessi? Facciamo qualche esempio.

Il servizio militare
Siccome l’uomo fa il militare, allora deve farlo anche la donna. Ma non si sarebbe potuto dire: “Siccome la donna non fa il militare, allora non lo deve fare neanche l’uomo”? In questo modo, giusto per fare un esempio, avremmo evitato decenni di inutili guerre all’estero a cui l’Italia ha partecipato non per interesse proprio, ma solo per asservimento alla NATO, cioè agli Stati Uniti, la cui partecipazione ci sta costando 70 milioni di euro al giorno (per lo meno questo era il costo nel 2014). E poi mancano soldi per tutto il resto…

Il fumo
Siccome l’uomo fuma, allora deve fumare anche la donna. Con questo nobile intento di parità, si è dato il via a un grandioso marketing cinematografico del fumo, così da far passare l’idea, in tutti i film e nelle pubblicità, che la donna emancipata fuma (e che fumare fa bene). Il risultato è che oggi fumano anche le ragazzine di 12 anni o poco più, ogni tanto ne vedo qualcuna. Ma non si sarebbe potuto dire: “Siccome la donna non fuma, allora non lo deve fare neanche l’uomo”? In questo modo, si sarebbero evitati gli attuali 43.000 decessi annui in Italia per tumori conseguenti al tabacco, per non parlare del grandioso numero di enfisemi polmonari che possono portare a vivere attaccati a un respiratore o comunque a vivere molto male: in Italia, attualmente 7.000.000 di persone soffrono di bronco-pneumopatia cronica ostruttiva (BPCO), di cui l'enfisema è una manifestazione, con un'incidenza di 300.000 nuovi casi all'anno. Nel frattempo, tutti si preoccupano del Covid, ma del fumo non gliene frega niente a nessuno… anzi, una delle prime preoccupazioni del precedente governo Conte, di fronte all'epidemia di problemi respiratori potenzialmente mortali, fu quella di chiudere quasi tutto, ma non le tabaccherie.

La patente di guida
Siccome l’uomo guida l’automobile, allora lo deve fare anche la donna. Giustissimo, da un certo punto di vista. Ma se si fosse detto: “Siccome la donna non guida, allora non deve farlo neanche l’uomo”, come sarebbero oggi le nostre città, le nostre vite, le nostre relazioni umane, il nostro modo di vivere? Staremmo meglio o peggio? E come sarebbe l’aria delle nostre città?

Il diritto di voto
Siccome l’uomo vota, allora deve farlo anche la donna. Questo si chiama suffragio universale. Diversamente dagli altri esempi, il diritto di voto sembrerebbe sacrosanto e alla base della democrazia. Peccato che le cose non stiano esattamente così. In tutti i sistemi democratici, il politico che viene eletto – di qualunque partito egli o ella sia, perché l’appartenere al tal partito o al tal altro è più una questione di facciata che di sostanza – ha come unica possibilità e dovere quella di ubbidire o al ricco industriale (soprattutto se di Big Pharma, di Big Tech o dell'Arms Industry) o al mafioso o al ricco finanziere, oppure di essere egli stesso o ella stessa parte di una o più di queste tre categorie. Di qui non si scappa, altrimenti il politico si ritroverà con la carriera bruciata e con la macchina mediatica del fango contro di lui (o di lei, visto che stiamo parlando di parità dei sessi). Quindi politica, finanza, mafia e industria sono un tutt’uno, tutti quanti comandati dall’alto da pochissime persone che disgraziatamente tengono in mano le sorti del mondo. In questo contesto, a che serve votare? Non si sarebbe potuto dire: “Siccome la donna non vota, non deve farlo neanche l’uomo”? In effetti, questa possibilità è stata presa seriamente in considerazione in Italia, così seriamente che l’attuale capo di Governo, l’egr. Mario Draghi, non è stato eletto da nessuno e non è neanche un politico. Vediamo chi è quest’uomo non eletto e che, di fatto, comanda su tutti (anche sul Parlamento ridotto a zerbino): è stato Presidente della Banca Centrale Europea,  Governatore della Banca d'Italia, Direttore generale del tesoro, Presidente del Forum per la stabilità finanziaria, Presidente del Consiglio per la stabilità finanziaria. La sua firma è anche sulle nostre banconote. Insomma, il bel quartetto “politica, finanza, mafia e industria” ha perso il primo elemento, riducendosi al magnifico trio “finanza, mafia e poche grandi multinazionali”. Anzi, alla fine tutto potrebbe essere ridotto solo alla "finanza", attorno a cui si muove tutto il resto. La parità dei sessi sul diritto di voto è servita a molto…

A proposito, per quel che può valere, attualmente l'egr. Capo del Governo di cui sopra e il suo predecessore (e non solo loro) sono stati denunciati (presso la Procura della Repubblica di Roma e quella di Reggio Calabria) per associazione con finalità di eversione dell’ordine democratico, cospirazione politica mediante accordo, attentato contro la Costituzione dello Stato e attentato contro gli Organi Costituzionali e contro le Assemblee Regionali, usurpazione di potere politico, attentato per finalità terroristiche o di eversione, concussione, pubblica estorsione, e altri reati (fonte). Vabbè, son cose normali in democrazia, forse...

Questi quattro erano solo esempi per sottolineare che il discorso della parità dei sessi poteva essere impostato molto diversamente. La grande assente è la “consapevolezza”: va bene la parità di diritti e doveri tra i sessi, purché vada di pari passo alla consapevolezza di ciò che si sta facendo, piuttosto che alla strumentalizzazione delle masse per gli interessi del politico, dell’industriale, del mafioso o del finanziere o di coloro che li comandano, che sono sempre le solite persone.

(1 ottobre 2021)

Pillole di Politica - L'ordine corretto di lettura degli eventi

Ordine invertito di lettura degli eventi:

Il “green pass” serve per arrivare al vaccino, il vaccino serve per salvare se stessi e gli altri dall’epidemia, l’epidemia uccide, quindi il “green pass” salva la vita.

Ordine corretto di lettura degli eventi:

L’epidemia, e tutte le pesanti scelte politiche, mass mediatiche e liberticide che l’hanno accompagnata, compreso in primis il fatto di negare le cure esistenti per far morire le persone e comunque di creare un’enorme e sovente ingestibile situazione di stress sociale e individuale per abbattere le difese immunitarie e quindi favorire la malattia, è servita per arrivare al vaccino, di cui si vuole imporre un obbligo ripetitivo nel tempo a prescindere dall’epidemia (verso la quale, tra l’altro, tutti gli attuali vaccini hanno miseramente fallito, come facilmente prevedibile e previsto); la presunta necessità di una vaccinazione “ripetitiva nel tempo” (proprio perché non funziona) è servita per arrivare al “green pass”, cioè all’abrogazione di tutti i principali diritti personali e collettivi, che vengono concessi solo a certi individui e per un tempo limitato; il “green pass” si chiama appunto così, e non “covid pass”, in quanto continuerà a esistere al di là di questa specifica epidemia e ad esso potranno essere agganciati obiettivi di sostenibilità ambientale (da cui l’aggettivo “green”), nel momento in cui il “green pass” non sarà più soltanto il lasciapassare per il diritto al lavoro, il diritto allo studio, la libertà di circolazione e di soggiorno, la libertà di riunione, la libertà di praticare sport e altre libertà (come è attualmente), ma anche il lasciapassare per qualsiasi transazione economica (che potrà essere accettata o rifiutata in base al presunto impatto ambientale, ad esempio quanta CO2 è legata alla produzione di un determinato bene o servizio); infine, nel momento in cui ogni tipo di libertà e di scelta individuale saranno subordinati ad un lasciapassare, saremo arrivati ad una società globale totalitaria (il cosiddetto “Nuovo Ordine Mondiale”), in cui, tramite la tecnologia, l’essere umano sarà ridotto al pari di una macchina, in quanto tutte le sue scelte saranno predeterminate o fortemente vincolate da un potere esterno, ovviamente “per il bene di tutti” (?!), proprio come nel caso dei vaccini, delle mascherine, del distanziamento sociale, ecc. Arrivati a questo punto, qualunque obiettivo “esterno”, cioè imposto coattamente alla popolazione mondiale, sarà facilmente praticabile, come un repentino depopolamento per presunte questioni di sostenibilità ambientale (vere o false che siano, se poste in questi termini). Per inciso, in quest’ottica si inserisce l’attuale guerra ai contanti, verso i quali vengono tirate fuori mille (false) ragioni per preferire l’uso di carte di debito/credito o di altri mezzi digitali di pagamento che fanno uso di qrcode e di smartphone; inoltre esiste già, in Svezia almeno, una carta di credito che accetta o rifiuta le proprie transazioni economiche in base al loro presunto impatto ambientale (reale o immaginato che sia), si chiama “Do Black” e si propone «di ridurre le emissioni di gas serra, possibilmente dimezzandole, entro il 2030» (fonte).

Sotto la maschera dell’ambientalismo e della salute collettiva con cui viene sbandierato il “green pass”, si vuole quindi arrivare a ben altro, cioè a un sistema di “crediti sociali”: in sintesi, significa che “se sei un buon cittadino”, ovvero se fai acriticamente e senza anima tutto quello che ti viene imposto dall’alto (proprio come una macchina), sarai premiato con alcune libertà temporanee, altrimenti sarai pesantemente punito, i diritti fondamentali ti saranno negati e sarai anche pubblicamente messo alla gogna (non nella sua versione medievale, ma in quella tecnocratica del terzo millennio). La progressiva sostituzione o ibridazione dell'essere umano con la cosiddetta "intelligenza artificiale" - ovvero macchina calcolante senza anima e senza consapevolezza - rientra in questa logica.

Tutto ciò, se si realizzerà, sarà stato reso possibile non da una epidemia costruita a tavolino, in cui un virus relativamente innocuo è stato reso devastante a causa delle scelte politiche dei governi, ma dalla fondamentale paura di vivere e di morire che accompagna la maggioranza degli esseri umani, i quali, per questa ragione, si affidano ad un potere esterno (religioso, politico o scientifico), deresponsabilizzandosi. Per queste persone scisse internamente e impaurite, il sistema di crediti sociali potrebbe sembrare una benedizione. Questa, in termini buddisti, si chiama “oscurità fondamentale” e coincide con il completo dominio del re demone. Viceversa, all’opposto, una persona che si rende conto di come stanno realmente le cose assai difficilmente si collude con questo sistema criminale - cfr. “Pillole di Buddismo - Libero arbitrio e vittoria con il Daimoku (Nam-myoho-renge-kyo).

Suggerisco di ascoltare l’intervento iniziale di dieci minuti, di Margherita Furlan, in questo video del 27 settembre 2021:
https://casadelsole.tv/tgsole24-27-settembre-2021-clima-il-prossimo-passo-del-grande-reset/

Suggerisco anche una lettura di:
«Migliaia di medici e scienziati sottoscrivono una ferma condanna alla criminale strategia globale per curare il Covid»

(28 settembre 2021)

Migliaia di medici e scienziati sottoscrivono una ferma condanna alla criminale strategia globale per curare il Covid

Migliaia di medici e scienziati internazionali sottoscrivono un documento che condanna fermamente la strategia globale per curare il Covid, accusando i politici di crimini contro l'umanità

Sito di riferimento:
https://doctorsandscientistsdeclaration.org/

Notizia riferita in questo telegiornale, a partire dal quinto minuto:
https://www.affaritaliani.it/coffee/video/tg-vero-giornale/gestione-covid-la-condanna-di-3000-scienziati--il-tg-vero-giornale-759543.html

Nel momento in cui scrivo (28 settembre 2021), la dichiarazione è già stata sottoscritta da più di 4600 medici e scienziati internazionali.

Copio qui di seguito la traduzione in italiano.


DICHIARAZIONE DEI MEDICI, GLOBAL COVID SUMMIT, ROMA

DICHIARAZIONE DEI MEDICI
GLOBAL COVID SUMMIT – ROMA

Alleanza internazionale di medici e scienziati medici
Settembre, 2021

Noi medici del mondo, uniti e fedeli al giuramento di Ippocrate, prendendo atto che la professione del medico, così come la conosciamo, è a un bivio, siamo costretti a dichiarare quanto segue:

CONSIDERATO che è nostra massima responsabilità e dovere sostenere e ripristinare la dignità, l’integrità, l’arte e la scienza della medicina;

CONSIDERATO che è in corso un attacco senza precedenti alla nostra capacità di prenderci cura dei nostri pazienti;

CONSIDERATO che la politica ha scelto di ignorare i concetti fondamentali di scienza, salute e benessere, abbracciando invece una strategia di trattamento “taglia unica” che ha portato a più malattie e morte rispetto all’approccio individualizzato e personalizzato;

CONSIDERATO che i medici e gli altri operatori sanitari che lavorano in prima linea, utilizzando le loro conoscenze di epidemiologia, fisiopatologia e farmacologia, sono spesso i primi a identificare nuovi trattamenti potenzialmente salvavita;

CONSIDERATO che i medici sono sempre più disincentivati dall’impegnarsi in un discorso professionale aperto e nello scambio di idee su malattie nuove ed emergenti, e che ciò mette in pericolo non solo l’essenza della professione medica, ma soprattutto, e più tragicamente, la vita dei nostri pazienti;

CONSIDERATO che a migliaia di medici viene negato il diritto di fornire cure ai propri pazienti, a causa delle barriere poste da farmacie, ospedali e agenzie di sanità pubblica, che rendono la stragrande maggioranza degli operatori sanitari impotenti a proteggere i propri pazienti di fronte alla malattia. I medici stanno ora consigliando ai loro pazienti di starsene semplicemente a casa (permettendo al virus di incubare) e tornare quando la loro malattia peggiora, e il mancato trattamento causa centinaia di migliaia di morti altrimenti evitabili;

CONSIDERATO che tutto quanto sopra non è Medicina. Non è prendersi cura. Non possiamo restare inattivi mentre i pazienti sono costretti a starsene a casa e a peggiorare. Queste politiche possono effettivamente costituire crimini contro l’umanità.

ORA, QUINDI:

ABBIAMO DECISO che il rapporto medico-paziente deve essere ripristinato. Il vero cuore della medicina è questa relazione che consente ai medici di comprendere al meglio i propri pazienti e le loro malattie, di formulare trattamenti che diano le migliori possibilità di successo, laddove il paziente è un partecipante attivo nella cura.

ABBIAMO DECISO che l’intrusione della politica nella pratica della medicina e nel rapporto medico/paziente deve finire. I medici, e tutti gli operatori sanitari, devono avere la libertà di praticare l’arte e la scienza della medicina senza timore di ritorsioni, censure, calunnie o azioni disciplinari, o addirittura la possibile perdita della licenza, dell’impiego ospedaliero, dei contratti assicurativi, e senza interferenze da parte di organizzazioni pubbliche o private che ancor più ci impediscono di prenderci cura dei pazienti bisognosi. Oggi più che mai, devono essere protetti il diritto e la capacità di scambiare risultati scientifici oggettivi, che favoriscono la nostra comprensione della malattia.

ABBIAMO DECISO che i medici devono difendere il loro diritto di prescrivere un trattamento, osservando il principio PRIMA DI TUTTO, NON FARE DANNO. Ai medici non si deve impedire di prescrivere trattamenti sicuri ed efficaci. Queste restrizioni continuano a causare malattie e morti altrimenti evitabili. I diritti dei pazienti, dopo essere stati pienamente informati sui rischi e sui benefici di ciascuna opzione, devono essere ripristinati in modo che possano ricevere tali trattamenti.

ABBIAMO DECISO di invitare i medici e gli operatori sanitari di tutto il mondo a unirsi a noi in questa nobile causa che è volta a ripristinare la fiducia, l’integrità e la professionalità nella pratica della Medicina.

ABBIAMO DECISO di invitare gli scienziati di tutto il mondo, quelli che sono esperti nella ricerca biomedica e che sostengono i più alti standard etici e morali, a ribadire la propria capacità di condurre e pubblicare ricerche obiettive ed empiriche senza timore di ritorsioni sulla carriera, sulla reputazione e sui mezzi di sussistenza .

ABBIAMO DECISO di invitare i pazienti che credono nell’importanza della relazione medico-paziente e nella propria capacità di essere partecipi attivi del processo curativo, ad esigere l’accesso a cure mediche basate sulla scienza.

Sottoscrivere questa dichiarazione su: https://doctorsandscientistsdeclaration.org/

Pillole di Storia - The Putin Interviews (documentario)

The Vladimir Putin Interviews è una miniserie televisiva statunitense della durata di quattro ore, prodotta da Oliver Stone e messa in onda per la prima volta dal 12 al 15 giugno 2017 sul canale Showtime.

La serie è nata da diverse interviste di Stone a Vladimir Putin tra il luglio 2015 e il febbraio 2017.

In Italia, il documentario è stato trasmesso in due puntate della durata di due ore ciascuna il 5 e 12 ottobre 2017 su Rai 3, e recentemente mandato di nuovo in onda.

In lingua italiana, il regista e intervistatore Oliver Stone è stato doppiato dall'attore Luca Biagini, mentre il Presidente Putin da Loris Loddi.

DOWNLOAD MP4

Pillole di Politica - Emergenza Covid: GOVERNO ITALIANO NEGAZIONISTA

La seguente "pillola di politica", che ben sintetizza le criticità nella gestione dell'emergenza covid, è stata scritta da Giulio Ripa l'11 settembre 2021Sullo stesso argomento, segnalo: L'odio profondo e perverso dello Stato italiano verso i cittadini italiani (e una previsione)


Nella gestione della pandemia il governo italiano nel tempo ha negato:

– l’aggiornamento del piano di prevenzione pandemica

– l’autopsia dei morti covid

– la distinzione tra morti per il covid e morti con il covid

– il recupero del numero nell’organico degli operatori sanitari tagliati fuori nei decenni precedenti

– la cura preventiva del sistema immunitario innato per rinforzare le difese contro la malattia covid

– le cure domiciliari precoci

– la cura con il plasma iperimmune dei guariti dal covid

– la relazione tra ambiente inquinato da polveri sottili e Covid19 nelle zone rosse (Brescia e Bergamo)

– l’andamento stagionale del virus sars-cov-2

– l’assunzione della responsabilità dello stato nella somministrazione del vaccino

– la riorganizzazione della sanità territoriale (anzi nel 2023 si annunciano nuovi tagli alla sanità)

– la messa in discussione della regionalizzazione e la privatizzazione della sanità

– la libertà di scelta terapeutica

– i diritti civili ai cittadini senza green pass

Il governo ha negato qualsiasi intervento efficace sulla politica sanitaria, puntando esclusivamente sulla vaccinazione di massa. E’ un governo negazionista che va avanti per dogmi, cercando di scaricare sui cittadini il cattivo funzionamento della sanità pubblica.

Allarmista* e negazionista* sono due posizioni fondamentaliste, uguali e contrarie, ma perfettamente simmetriche ed interdipendenti tra loro. La posizioni dell’una non può fare a meno dell’altra.

Ma, è facile mettere le etichette allarmista o negazionista a qualcuno.

La contrapposizione tra allarmisti (o sìvax) e negazionisti (o novax) è funzionale al governo per mascherare il vero conflitto tra una visione di una sanità a misura d’uomo ed una sanità a misura del profitto.

Una contrapposizione artificiosa costruita per separare i non vaccinati dai vaccinati, indebolendo così la critica al governo sulla gestione della politica sanitaria, negli ultimi decenni massacrata dai tagli al personale e alle strutture sanitarie territoriali.

Tutto il resto è propaganda per criminalizzare e delegittimare qualunque critica alla gestione pandemica del governo.

 

* “Gli allarmisti sono talmente allarmisti che quando si guardano allo specchio si mettono la mascherina per paura di essere contagiati.”

* “I negazionisti sono talmente negazionisti che negano di essere negazionisti.”

L'odio profondo e perverso dello Stato italiano verso i cittadini italiani (e una previsione)

Vigile Attesa (pittura, Francesco Galgani, 10 settembre 2021)

(vai alla galleria)

Divido questo articolo in tre parti: "L'attuale morale dell'impegno sociale nel vaccinarsi", "Una mia teoria cospirazionista (siete liberi di dissentire)" e "Breve analisi del cospirazionismo, con una previsione".

1. L'attuale morale dell'impegno sociale nel vaccinarsi

Tutta la comunicazione mass-mediatica dell’attuale era pandemica ha fatto leva quasi esclusivamente su aspetti emotivi, indorati di dogmatico scientismo, cioè di fede religiosa nella scienza, agganciata alla paura di morire o di far morire. La scienza è stata presentata come unitaria e così è stata recepita da gran parte del popolo, soprattutto da quella parte meno istruita: “la scienza è una”, pensa chi guarda il tg, oppure “io seguo la scienza”. Una tale bolla informativa è completamente falsa nei presupposti: la scienza non è e non è mai stata unitaria e i cosiddetti scienziati spesso litigano tra di loro. Aggiungiamo anche che le ricerche scientifiche vanno dove arrivano i soldi. Come se questo già non bastasse, aggiungiamo che Nature, una delle più prestigiose riviste scientifiche al mondo, ha pubblicato nel 2016 un articolo nel quale si è dimostrato come più del 70% delle ricerche scientifiche prese in esame ha fallito i test di riproducibilità. Detto in altri termini più espliciti, i risultati di tali ricerche scientifiche andrebbero assolutamente scartati e ignorati nel momento in cui si dovesse prendere una qualunque decisione in ambito medico. Ma a queste condizioni è evidentemente difficile prendere una qualsiasi decisione che possa definirsi "scientifica" o quantomeno basata su evidenze di realtà. La questione non può essere liquidata in modo semplicistico, quindi per chi vuole approfondire questo problema, e come esso si declina anche nel discorso dei vaccini, consiglio la lettura di questi due articoli: "Alla ricerca della scienza..." e "La scienza contemporanea è inadeguata, religiosa, disumanizzata e lontana dalla comprensione della realtà?".

Tutti gli attuali interventi in materia di sanità pubblica sono stati rivestiti di un valore che trascende gli “ordini dall’alto” effettivamente impartiti, ovvero sono stati connotati di una sacralità che rasenta il pensiero magico, a cominciare dal valore amuletico delle mascherine per coprire il volto. Il nostro attuale capo di governo si è persino spinto a fare profezie di morte, in televisione, per i non vaccinati, evocando lo spettro inconscio della magia nera.

In questo clima di stregoneria di Stato, dove il nemico comune e invisibile da combattere è uno “spirito” maligno di nome covid-19, tutti gli esseri umani sono stati resi pericolosi dalla possibile possessione di questo spirito. L’unico esorcismo possibile, ma mai definitivo e quindi da ripetere a cadenze regolari, è il sacro vaccino, benedetto e usato per la propria salvezza persino da chi è stato eletto a vicario di Dio.

Le sacre tavole della legge dello Stato, con tutte le indicazioni per non fare del male né a se stessi né agli altri, sono state ripetute ogni giorno nel catechismo televisivo e, dove questo non è stato sufficiente, sono state scolpite nella roccia dalle Forze dell’Ordine, armate di penna per contravvenzioni anche nelle situazioni più irrealistiche, o peggio obbligate a bruciare i corpi ancora vivi nel rogo dei TSO.

Il dissenso scientificamente fondato, di scienziati veri che non si sono piegati al Nuovo Ordine Religioso, non è mai stato tollerato e sempre pesantemente punito e delegittimato, di fronte al popolo, con le solite tecniche di persuasione comunicativa ormai ben note e gergalmente riassunte dall’espressione “macchina del fango”. Non mancano neanche i martiri che “sono stati suicidati”, come il medico De Donno colpevole di aver salvato tante vite disubbidendo al potere, né i premi Nobel nella medicina messi alla gogna, come Montagnier, né tutti quelli che sono stati macellati per aver asserito semplici fatti verificabili o aver citato articoli scientifici. Tutto ciò mentre un numero sempre crescente di persone ha il serio e dignitoso coraggio di perdere lavoro e stipendio in quanto “obiettori di coscienza”: fanno la scelta, appunto, di ascoltare la propria coscienza e non il richiamo di stampo fascista “credere obbedire combattere” (cioè “credere” nella falsa narrazione istituzionale, “obbedire” alle indicazioni date al popolo e “combattere”, cioè vaccinarsi a rischio della propria vita per servire la nazione). Con questi “obiettori di coscienza” non funziona neanche la massima nazista “Impfung macht frei, ovvero “La vaccinazione rende liberi”, ovvero il “green pass”.

In tutta questa narrazione da film horror scadente, cosa c’è di scientifico o quantomeno ragionevole? Beh, almeno un paio di cose ci sarebbero.

La prima è che: «Sappiamo da sempre che quando un virus arriva bisogna avere già gli anticorpi e che se si vaccina in piena epidemia non funziona, si rischia anzi di selezionare mutanti» (fonte). Ecco, questo in linea con l’azzardo biologico di cui parla il medico e professore Andrea Crisanti, per la cui carriera accademica rimando a Wikipedia.

Come ha affermato il primario di Malattie Infettive dell’Ospedale Maggiore della Carità di Novara, Pietro Luigi Garavelli: «Nonostante sia noto anche agli studenti di medicina il principio in base al quale non si vaccina mai in picco epidemico, ho ricevuto attacchi che mai avrei immaginato di ricevere, da caccia alle streghe. Si tratta tra l’altro di una basilare legge darwiniana, riferita ovviamente ai virus che mutano perché con quelli stabili il problema non si pone. Ogni forma di vita cerca di sopravvivere e il virus, davanti agli anticorpi indotti da vaccino,  sviluppa varianti. Un concetto conclamato in qualsiasi virosi» (fonte).

Quindi, siccome io non voglio contribuire né a selezionare mutanti (cioè virus più pericolosi di quelli attuali), né contribuire a qualcosa che può essere disastroso dal punto di vista delle leggi darwiniane comunemente accettate, il mio impegno sociale consiste anche nel non-vaccinarmi per non creare pericolo né a me né alla collettività. Ho anche altri motivi, ma già questi bastano per sottolineare che il non-vaccinarsi è anche una scelta altruistica.

La seconda cosa scientifica che vorrei sottolineare è che la scienza si basa sul dubbio e su fatti verificabili, quindi tutto il clima religioso creato attorno al covid è più pericoloso del virus stesso, perché porta a scelte scellerate e controproducenti. Inoltre, il fatto che la scienza si fondi sul dubbio implica che la libertà di scelta terapeutica e la medicina personalizzata siano le vie maestre. Il percorso tragicamente preso dalla classe dirigente, cioè l’obbligo vaccinale, è invece un precipizio in cui, come collettività, ci stiamo sfracellando.

2. Una mia teoria cospirazionista (siete liberi di dissentire)

L’altro essere umano non è il pericolo, è la ricchezza.
Il contagio, in lato sensu inteso come incontro di idee, anime, culture, corpi, di per sé non è malattia, potrebbe persino essere guarigione dell'Anima dalla solitudine profonda, vera epidemia di cui è in gran parte responsabile tutto il sistema sociale, a cominciare dai social e dalla mediazione tecnologica in generale.
La paura, questa sì, è malattia. Già, ma paura di cosa?

La vita è rischiosa e noi siamo ineluttabilmente mortali e ammalabili, ogni tentativo di fuggire da ciò è un patto con il re della menzogna o, da un altro punto di vista, è l’ammissione del fatto di non avere Anima o di essersela venduta. Chi è Anima (perché Anima non è qualcosa che si “ha”, casomai è qualcosa che si “è”), accetta i pericoli della vita e non cerca di imporre la propria volontà ad altre persone. Al contrario, solo dove non c’è Anima può esserci il desiderio di piegare un intero popolo, o il mondo intero, alla propria volontà. La lotta per la libertà di scelta terapeutica, che nelle circostanze attuali equivale come minimo, ma non soltanto, ad abrogare il “green pass”, è essenzialmente una lotta animica.

L’unica cosa sensata, da parte dello Stato rispetto alla salute pubblica, sarebbe stato un serio investimento nella sanità pubblica (che invece è stata demolita), nelle cure esistenti da tempo, economiche ed efficaci (che invece ha osteggiato se non addirittura proibito), nella prevenzione primaria (la grande assente), cioè stile di vita, alimentazione preventiva e curativa, integrazioni alimentari mirate, percorsi di salute personalizzati, pensieri, emozioni, relazioni, giustizia ed equità sociale, diritto al lavoro, benessere economico, tutela della famiglia. E’ stato fatto tutto il contrario di ciò che doveva essere fatto, così che lo Stato, con l’appoggio premeditato e colpevole dei mass media, è stato e continua ad essere esso stesso la causa primaria dell’emergenza che dichiara di voler risolvere, sicuramente strumentale all'interesse di pochi e in un completo disinteresse del bene comune. Il nostro Stato non ha badato a spese e continua a non badarci per quanto riguarda i vaccini e il controllo dei mass media per far pubblicità alle proprie politiche in materia di covid: al contempo, da decenni non si sta facendo scrupoli nel distruggere la rete ospedaliera preesistente e nel rendere sempre più inaccessibile la sanità pubblica e universale (art. 32 della Costituzione italiana).

La paura uccide: soprattutto per i giovani e i giovanissimi, tutte le misure emergenziali prese dallo Stato hanno creato enormi danni psicofisici e relazionali, mentre il virus, se fosse stato lasciato libero di circolare senza interferenze e senza tutto il terrorismo di Stato che ci sta accompagnando da due anni, nei giovani non avrebbe fatto nulla o quasi nulla (tra l’altro, sia ben chiaro, come già documentato in questo blog in era pre-covid, che in generale i giovani non vaccinati sono più sani di quelli vaccinati e che i vaccini, da lungo tempo, stanno rovinando le vite di tante famiglie, producendo danni neurologici gravi soprattutto nei giovanissimi); per quanto riguarda gli anziani, il virus sostanzialmente non ha cambiato l’aspettativa di vita (cfr. nota finale nella fiaba "Una grande epidemia nel villaggio dei Puffi", dove cito l'ISTAT), in quanto le persone hanno continuato a morire nell’età in cui solitamente si muore: ciò non toglie che queste persone potevano essere opportunamente curate, cosa che non è stata fatta perché c’è stata la volontà politica di farle morire con cure inefficaci e sbagliate (questa si chiama “strage di stato”), allo scopo di giustificare l’introduzione dei vaccini. A proposito, il cosiddetto fenomeno ADE (potenziamento anticorpo-dipendente) è il potenziamento della malattia, soprattutto negli anziani, causato dai vaccini e di cui avevo già parlato in tempi non sospetti (aprile 2020), facendo la corretta previsione, con un anno di anticipo, che per questo e per altri motivi (tra cui il “peccato originale antigenico”), i futuri vaccini per il codiv-19 avrebbero procurato una strage. Al di là delle tante opinioni, sta di fatto che dove il problema covid era sostanzialmente stato risolto (tipo in India), l’inizio della campagna vaccinale è stato concomitante con un drastico aumento dei morti. La stessa cosa sta accadendo in altre nazioni, dove le campagne vaccinali non hanno risolto assolutamente nulla e anzi stanno aggravando il malessere nelle società (cfr. “Cronaca di una peste annunciata” del 7 settembre 2021, di Margherita Furlan). A ciò possiamo e dobbiamo aggiungere l’informazione, documentata nell’ultimo rapporto (numero 7) dell’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) sulla sorveglianza dei vaccini covid-19, che in media abbiamo, in Italia, 2,4 decessi al giorno correlati, almeno temporalmente, alla somministrazione del vaccino (tra l'altro, come segnalato nei numerosi commenti alla notizia, si tratta di vigilanza passiva, ovvero il numero reale potrebbe essere assai più alto). Il tanto sbandierato e cinico calcolo dei costi e benefici è presto fatto: benefici veri non ci sono e, con le attuali premesse, non ci saranno, altrimenti a quest’ora saremmo già tornati alla normalità pre-covid, cosa che chi davvero comanda non vuole (anzi, tra poco son due anni che a reti unificate ci dicono che dobbiamo abituarci alla “nuova normalità” senza scadenze, cioè per sempre). Le legittime e argomentate ragioni di chi non si vuole vaccinare sono ben riassunte in questo video: «Cari giornalisti vi spiego i "no-vax"».

Quanto al diritto di vaccinarsi, sono cauto e mi limito a far notare che ho seri dubbi sul fatto che tale scelta sia “libera” e “informata” visto che siamo arrivati a quasi due anni di terrorismo mediatico, di menzogne di Stato e, allo stato attuale, a seri ricatti morali e lavorativi che rendono tale “libera scelta” sostanzialmente estorta. In assenza di qualsiasi tipo di pressione, in un clima sociale normale (cioè senza mascherine, distanziamento né altre restrizioni alle libertà fondamentali) e con la disponibilità di cure efficaci nella stragrande maggioranza di casi e a basso costo (che, repetita iuvant, esistono da tempo ma sono boicottate), allora la scelta di vaccinarsi sarebbe realmente libera. Andando ancora più a fondo, però, l’esistenza delle cure non avrebbe legittimato l’immissione nel mercato di questi vaccini sperimentali con effetti “non noti” nel medio e lungo termine, per questo da una parte le cure sono state boicottate, dall’altra ammettere la loro esistenza implicitamente negherebbe alle cause farmaceutiche il diritto di vendere i loro vaccini… e quindi, a quel punto, non si parlerebbe più del diritto “a vaccinarsi” (come nel lessico attuale), ma del diritto “a partecipare ad una sperimentazione con possibili effetti gravi o mortali sulla propria persona” (come di fatto sono gli attuali vaccini).

Tutta l’attuale politica dei vaccini è basata sulla menzogna ed è un patto con il re della menzogna. Il distanziamento sociale in esseri sociali come noi umani è causa di malattia e serio impedimento al corretto sviluppo e al sano vivere. Le mascherine sono malattia e disumanizzazione. I tamponi invasivi sono tortura. Incitare le persone ad odiarsi tra di loro e ad aver paura di incontrarsi fisicamente e di toccarsi è un crimine che ha fatto danni infinitamente più grandi di quelli che avrebbe potuto fare il covid da solo. Dire alle persone di stare chiuse in casa invece di uscire a prendere aria e sole (come è stato fatto in mesi di lockdown) è anch’esso causa di malattia e sintomo di forte ignoranza. Impedire alle persone di fare il loro sport preferito, anche in gruppo, è serissima causa di malattia. Senza giri di parole, togliere le libertà fondamentali intrappolando le anime e i corpi, per poi parzialmente e temporaneamente riconcederle solo in cambio di più inoculazioni che possono renderci malati cronici, sterili o defunti, non è migliore delle peggiori politiche hitleriane.

La politica emergenziale, spostando l’attenzione su due anni su un unico falso problema (perlomeno “falso” nel modo in cui è presentato dai mass media, ma reso tragicamente “vero” e “tombale” a causa delle scelte di sanità pubblica), è servita a far dimenticare altri grandi problemi, come il disastro ambientale e il 5G, che non solo minacciano la salute umana, ma quella di tutti i viventi. A proposito, qualcuno ricorda o ha mai conosciuto la ricerca (censurata pochi giorni dopo la pubblicazione) intitolata “Tecnologia 5G e induzione del coronavirus nelle cellule della pelle”, scritta da sette ricercatori di Italia, Russia e America e pubblicata il 16 Luglio 2020 su PubMed?

Per quanto riguarda il quadretto a inizio pagina, chi vuol capire ha già capito (si riferisce ad una facilmente contestabile indicazione del nostro Comitato Tecnico-Scientifico, che rasenta l’incitamento a perseguire un comportamento demenziale per non dire suicida); chi ha capito, probabilmente, per quel che vita e creatività gli permettono, sta facendo resistenza ai diktat del potere maligno, ubbidendo ai valori non negoziabili della propria Anima; chi invece non vuol capire, è complice del profondo disprezzo che sta ricevendo dalle istituzioni civili e religiose, in un perverso rapporto sadomasochistico e sodomitico tra chi comanda (il sadico) e chi subisce e collabora (il masochista). Quest'ultima immagine del potere equiparato ad una perversione sessuale è descritta (e disegnata) nell'articolo "Il Grande Reset: dall'emergenza sanitaria al Nuovo Ordine Mondiale".

Tutto ciò che ho scritto fin qui è conforme all’art. 19 della “Dichiarazione universale dei diritti umani”:

«Ogni individuo ha diritto alla libertà d'opinione e d'espressione, il che implica il diritto di non venir disturbato a causa delle proprie opinioni e quello di cercare, ricevere e diffondere con qualunque mezzo di espressione, senza considerazione di frontiere, le informazioni e le idee».

3. Breve analisi del cospirazionismo, con una previsione

Vorrei concludere con due parole sul cospirazionismo (o complottismo, come lo si vuol chiamare), per provare ad allargare un po’ la visuale.

Innanzitutto, chiariamoci nei termini. I cospirazionisti sono coloro che credono che esista una cospirazione all’interno del governo vigente, il quale, con profondo e radicato disprezzo per l’interesse del popolo, fa l’interesse di pochi, utilizzando petrolio, droga, guerre, epidemie, televisione ed altro per garantirsi un futuro in qualche modo costruito all’ombra della necessità di governare l’intera umanità. E’ evidente che quanto ho fin qui scritto a proposito delle scelte governative di salute pubblica rientra in tale definizione, anche se non mi sono spinto fino al punto di indagare su quale sia il “vero progetto” dietro l’uso strumentale dell’epidemia, che onestamente non so. Forse si tratta del cosiddetto “Nuovo Ordine Mondiale”, come ha recentemente dichiarato Kerry Chant, responsabile capo della Sanità dello Stato australiano del Nuovo Galles del Sud?

Il cospirazionismo non nasce oggi ma è un retaggio storico di tutte le culture che conosciamo. Si può capire se il cospirazionismo, cioè tutte quelle idee che ci portano a credere che “qualcuno ci sta fregando alla grande”, siano vere o siano leggende metropolitane, dettate dalla schizofrenia del mondo che ci coinvolge?

In questo articolo, ho scritto scemenze o cose sensate? Per un attimo faccio finta di aver torto e di aver scritto cose che non stanno né in cielo né in terra, magari avendo visto “mala fede” dove non c’è. Faccio finta che “abbiano ragione gli altri” (quei personaggi che parlano in tv) e vediamo se posso arrivare a qualche conclusione.

E’ sotto gli occhi di tutti che la nostra società sta producendo modelli di pensiero decisamente abnormi. Ci sono madri che ammazzano cinque figli in un colpo solo, inquilini che dopo una riunione condominiale accoltellano l’amministratore, impiegati di banca che armati di mitra uccidono i loro colleghi, insegnanti che tagliano la lingua ai loro allievi con una forbice, scolari che seviziano le loro compagne di banco, ecc. In questa società non c’è da fidarsi più di nessuno e dunque non c’è da fidarsi nemmeno delle istituzioni, che in molteplici occasioni ci hanno già tradito.

Da una parte i cospirazionisti e dall’altra i debunkers. Ognuno sembra tirar fuori prove inoppugnabili della propria teoria. Ognuno vuole aver ragione, ognuno sa di aver ragione…

Dall’esterno, chi non ha vissuto certe situazioni, deve credere ai dati dell’una o dell’altra fazione, con un’adesione fideistica alla verità dell’una o dell’altra parte, ma... proviamo ad analizzare chi sono i personaggi che appartengono ai due schieramenti.

I cospirazionisti realizzano documentari o interviste o scrivono articoli (di cui il presente blog è pieno)... sono persone di spiccata capacità, ma al di fuori dell’establishment governativo (cioè della classe dirigente). Sono persone incompatibili con l’establishment, che non hanno fatto carriera e si potrebbe facilmente sostenere che il loro atteggiamento contro chi comanda sia un atteggiamento di sfida e punitivo, dunque non motivato da un vero interesse per la verità, ma sostenuto da un interesse per una propria rivalsa all’interno della società che ci circonda e ci classifica.

E gli altri chi sono? Gli altri sono sempre legati mani e piedi al sistema governativo, ovvero chi difende l’idea che i governanti siano buoni fa sempre parte del sistema o, comunque, ne trae direttamente o indirettamente un vantaggio economico.

L’analisi storica di come il cospirazionismo nei secoli si sia comportato potrebbe aiutarci, oggi come oggi, a capire in che mani siamo, ovvero se siamo nelle mani dei cospirazionisti o in quelle dei debunkers.

Notiamo che storicamente chi è stato cospirazionista è stato contro il governo, contro il potere, e in questo mio articolo (e in altri) di parole accondiscendenti verso il governo e il potere non ce ne sono. Altresì i debunkers sono sempre stati agenti governativi o comunque persone con un solido interesse personale nell’appoggiare il governo del momento. Ma nel tempo come è finita?

Quelli che dicevano che non potevano cadere pietre da cielo sono morti e si sono scoperte le meteoriti... Quelli che dicevano che il Sole sta fermo e la Terra gli gira attorno sono morti e i loro detrattori hanno fatto fortuna (storicamente parlando)... Quelli che dicevano che i tedeschi erano la super-razza, non hanno fatto una bella fine… E cosa dire del negazionismo sui danni del fumo, perpetrato da medici e attori nel secolo scorso per invogliare le persone a fumare? Da quanto tempo esistono solide prove che il fumo faccia male? Anni ’90? ’80? Fine anni ’70? Sbagliato. I danni del fumo di sigaretta erano stati accertati molto tempo prima. I nazisti, per esempio, avevano concluso negli anni ’30 che fumare non era salutare e il regime si opponeva al fumo: Hitler in persona non voleva che si fumasse in sua presenza. Eppure fino agli anni '80 fumare, negli Stati Uniti, “faceva bene”, c'erano medici che ne sostenevano la salubrità. Com'è possibile? Il 15 dicembre del 1953 i presidenti di American Tobacco, Benson and Hedges, Philip Morris e Us Tobacco si riunirono al Plaza Hotel di New York e si accordarono per difendere il loro prodotto sul terreno delle pubbliche relazioni. Il pubblico doveva credere che erano ancora molte, troppe le domande senza risposta in merito agli effetti del fumo, e per questo motivo i rischi prospettati da alcuni studi non potevano essere presi seriamente in considerazione dal punto di vista scientifico. Il dubbio, essenziale nella ricerca scientifica, diventò quindi l’espediente per ingannare i cittadini: era assolutamente vero che non si sapeva tutto degli effetti del fumo e sui meccanismi da cui erano causati (esistono tutt’ora degli interrogativi irrisolti), ma che il fumo uccidesse stava diventando sempre più evidente. L’industria aveva realizzato che si poteva creare l’impressione di una controversia semplicemente facendo domande, anche quando si conoscevano le risposte e in realtà queste ultime non servivano a supportare la causa. Perché l’inganno funzionasse a dovere, le industrie sapevano di dover portare dalla loro parte un po’ di scienziati, cosa che ovviamente fecero. Grazie a questi studiosi compiacenti, fu possibile creare l’illusione di un dibattito scientifico in corso, e al tempo stesso creare una riserva di esperti disposti a testimoniare in tribunale in modo da non compromettere certi interessi. Poi ci si mise di mezzo anche la politica, con le sue leggi accondiscendenti, per aiutare l'industria del tabacco... e com'è andata a finire? Oggi su tutti i pacchetti di sigarette c’è scritto “il fumo uccide”.
Insomma, sembra che lo Stato sia sempre, storicamente e inderogabilmente, smentito.

La stessa cosa accadrà con i vaccini e con tutte le altre mostruosità che girano attorno all’inganno del covid, costruito ad arte e con tante, troppe, vere sofferenze e morti ingiuste: per quanto bene sia stato progettato questo inganno, storicamente l’umanità sarà costretta a rendersi conto del grande tradimento. Non ho però idea di quanto tempo e di quante sofferenze saranno necessarie. Stesso discorso per tante altre questioni che attualmente vengono prese per vere, ma che sono rovinosamente false.

Un altro inganno, funzionale al tornaconto di chi sta al potere, è quello di schierarsi a “destra” o a “sinistra”. Non ha senso, se non per certi tornaconti personali: non esistono infatti un buono e un cattivo, non esistono un governante di destra o uno di sinistra, ma esiste soltanto un governo che è sempre lo stesso, che utilizza stupidi di destra o stupidi di sinistra o entrambi (a seconda delle circostanze), sempre con il solito sistema, quello di tenere la popolazione all’oscuro di ciò che in realtà sta accadendo: per fare questo, si serve di cospirazioni in politica, nella storia, nella scienza, in tutti i campi possibili e immaginabili.

Si capisce come chi cospira non sia lo stupido politico, ma l’industriale che gli ha sovvenzionato la campagna elettorale, e si capisce anche perché l’industriale tende di nascosto a sovvenzionare soggetti di destra contemporaneamente a quelli di sinistra, così, chiunque vinca, vince sempre chi ha i soldi ed il potere di costringere i legislatori a legiferare secondo i suoi desiderata. È per questo che gli stupidi politici puntano tutto sui vaccini e se ne fregano delle cure, almeno fino a che non saranno le case farmaceutiche a volere il contrario (magari costringendo all’uso di cure assai più costose di quelle esistenti). Stesso discorso per il business delle mascherine, dei tamponi e di tutto il resto. E poco importa se, in questo modo, la classe media sta venendo quasi annientata, la popolazione ridotta alla disperazione, i giovani gravemente traumatizzati e resi malati cronici a vita: a loro non gliene frega nulla, anzi, sono contenti, tanto l’economia globalizzata neoliberista continua a funzionare anche con una classe media assai più ridotta rispetto a quella di qualche decennio fa. Più gente malata cronica c’è, più le multinazionali farmaceutiche ne godranno.

(11 settembre 2021)

Pages

Subscribe to Politica ed economia