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Politica ed economia

Unione Europea e solidarietà internazionale: qual è la strada da seguire?

Dopo il saluto della Gran Bretagna all'Unione Europea, dietro cui è evidente il fallimento delle politiche comunitarie volte all’austerità e all’egoismo degli Stati membri, m'è tornata a mente la poesia seguente, che scrissi circa un anno fa:

Popoli d'Europa, sollevatevi!Esperimenti europei su cavie umane

Laboratorio greco
della dittatura finanziaria...
non c'è nulla di più bieco
dell'usura bancaria,

in cui sei caduto,
mentre rantoli morente,
per sperimentar l'aiuto
di chi ha il cuore assente.

Tanti soldi son girati,
ma al popolo nulla è dato,
son solo interessi privati
che Dignità e Rispetto...

hanno violentato!

(Francesco Galgani, 20 luglio 2015)

Europa delle bancheSotto la poesia, nella relativa pagina su galgani.it, riportai le parole di Joseph Eugene Stiglitz e Paul Krugman, entrambi premi Nobel per l'Economia. Penso che valga la pena di rileggerle, ad un anno di distanza:

Joseph Eugene Stiglitz (premio Nobel per l'Economia), in un'intervista rilasciata alla rivista Time, ha lanciato l’ennesimo appello per la cancellazione del debito di Atene, criticando le politiche di Commissione Ue, Bce e Fmi e affermando che istituzioni e paesi che hanno imposto tagli e austerità alla Grecia «hanno una responsabilità criminale». (fonte)

Paul Krugman (anch'egli premio Nobel per l'Economia), in un articolo sul New York Times, ha scritto: «Non lasciatevi ingannare dalla presunzione che i dirigenti della Troika siano soltanto dei tecnocrati che spiegano agli ignoranti greci cosa va fatto. Questi presunti tecnocrati sono in realtà dei fantasisti che hanno fatto scempio di tutto ciò che è dottrina in macroeconomia, e hanno preso ogni decisione nel modo più erroneo possibile». (fonte)

David Borrelli, al TgLa7 Speciale Brexit di due giorni fa, copresidente del Gruppo Europa della Libertà e della Democrazia, ha fatto un intervento, riportato in questo video di sei minuti. nel quale ha precisato l'importanza di cambiare l'Europa da dentro, affinché diventi davvero una comunità, e non un'unione di banche e lobby che mette la finanza davanti a tutto, davanti a noi cittadini, ai nostri interessi, ai nostri più basilari diritti, alle vite nostre e di tutto coloro che giungono in Europa cercando una vita migliore.
 

Il mare della morte

Gli immigranti sono persone in carne e ossa, come noi. Non possiamo rimanere a guardarle annegare. Per dimostrare solidarietà con i rifugiati, nella foto qui riportata vediamo che sull'Acropoli di Atene sono stati esposti questi slogan in greco e in inglese: "L'Unione Europea e la NATO stanno trasformando il Mediterraneo in un mare di morti. Fermare questo crimine ora! Solidarietà e misure di sostegno immediato per i rifugiati".

KKE dall'Acropoli: Solidarietà con i rifugiati, condanna dell'Unione Europea e della NATO

L'Europa attuale non è minimamente democratica e viola le sovranità nazionali

È più che mai necessario cambiare l'attuale Europa, per renderla non soltanto solidale, ma anche democratica. Gli organi decisionali dell'Unione Europea non sono elettivi, come spiegato in questo articolo. Inoltre, a livello dell'Unione Europea, i poteri legislativo ed esecutivo non sono divisi. I ministri nazionali, che a livello nazionale sono autorizzati solamente a proporre e attuare le leggi, approvano le leggi europee. Questo meccanismo consente ai ministri di imporre delle soluzioni che i Parlamenti nazionali non condividono. Inoltre, la Commissione, nominata dal Consiglio e organo esecutivo della UE, ha il diritto di iniziativa legislativa. L’organo legislativo, cioè il Parlamento, finora non dispone del pieno ed esclusivo diritto di iniziativa legislativa. I cittadini, sovrani nella democrazia, non hanno alcuna voce in capitolo sul modo in cui viene scelto il “governo della UE”, cioè la Commissione europea, né diritti di partecipazione diretta.  Come ha detto l'ex Commissario per l'allargamento Gunther Verheugen: “Se la UE dovesse candidarsi per entrare nella UE, non potremmo accettarla. Il suo carattere democratico è semplicemtente insufficiente.
Thomas Benedikter, economista e ricercatore sociale, ha scritto il libro "Più democrazia per l'Europa - La nuova Iniziativa dei cittadini europei e proposte per un‘Unione europea più democratica", disponibile in PDF con licenza Creative Commons Attribution-Non-Commercial-No Derivs 2.5.

Qual è la strada da seguire?

Riflettendo su questo mondo pieno di sfide e di conflitti, dove le buone notizie scarseggiano, Amina J. Mohammed, Consigliere speciale del Segretario generale delle Nazioni Unite per il Piano di sviluppo dopo il 2015, ha sottolineato (in questa intervista) che la chiave per rafforzare l’unità della società internazionale è «trovare ancora un posto per la nostra umanità [...], riappropriarci dei valori che abbiamo perso per strada». Il dialogo è davvero qualcosa che ognuno di noi, in qualsiasi luogo e tempo si trovi, può iniziare per riconquistare la nostra umanità collettiva. La Proposta di Pace 2016 di Daisaku Ikeda, nella quale ho trovato questa riflessione di Amina J. Mohammed, contiene già tutto quello che serve per costruire un'Europa nuova... e per ristrutturare i nostri cuori nella giusta direzione.

Intercultura

Non c'è più tempo per costruire barriere egoistiche e narcisistiche in base alle razze, alle culture, alle nazionalità. A proposito delle razze umane e degli orgogli nazionalistici, consiglio caldamente una visione di questo video di sei minuti. Non c'è più tempo nemmeno per lasciarsi guidare dalle simpatie o dalle antipatie verso le persone, perché siamo tutti in pericolo: giorno dopo giorno, stiamo distruggendo il nostro mondo e le nostre vite. Domani ci sarà un futuro per tutti noi? Domani avremo ancora acqua, cibo, vestiti e una casa? Domani potremo ancora gioire delle cose che amiamo? È più che mai urgente cambiare direzione se vogliamo salvare questo povero mondo e, con esso, anche noi. Ma per cambiare la direzione autodistruttiva che ha intrapreso la nostra società, prima di tutto dobbiamo cambiare i nostri cuori e dialogare a tu per tu con le altre persone. In poesia:

Culture del mondoPer salvare questo mondo

Ceder denari
per altri aiutare,
in realtà ignari
del loro utilizzare,

è un palliativo
del tutto insufficiente,
non è decisivo,
non aiuta la gente.

Se vuoi contribuire
a un mondo migliore,
lascia il Cuor fiorire
d'una crescita interiore:

se persone vuoi toccare
portando Felicità,
non puoi ristagnare
nelle negatività...

Chi oggi è tale a ieri
nessuno può aiutare,
ma se ti lavi i pensieri
grazie a un vero Amare,

consapevole dei problemi,
dell'impatto del tuo agire,
superando gli attuali schemi
e imparando a progredire,

miracoli puoi fare,
annoverandoti nella schiera
di chi sa lottare
in prodiga maniera.

Il Cuore d'Umanità
che stavi cercando,
l'auspicio di Felicità
che stavi sognando,

la Pace del Perdono
che il Futuro apre,
l'inaspettato dono
che a Te piace:

tutto questo sei Tu!

Portiamo Salvezza
a questo poro mondo,
con te bacio la tristezza
e gioia infondo.

Quanto è grande il tuo Cuore!
Quanto forte il tuo Coraggio!
Diffondi tanto Amore,
la tua Vita sia il messaggio!

(Francesco Galgani, 25 giugno 2016)

Buona Vita,
Francesco Galgani,
26 giugno 2016

La nuova religione tecno-capitalista: tutti connessi in Rete, ovunque e sempre

Stay connected is religionNonostante l'euforia diffusa sulle potenzialità della Rete – che è sempre più mezzo di connessione e sempre meno mezzo di comunicazione e di conoscenza; che è sempre più capitalista e sempre meno libera e anarchica come alle origini, cautela e scetticismo sul valore emancipativo delle tecnologie digitali sembrano più che sensate. "Essere in Rete" non è forse un processo di cattura che impedisce la partecipazione reale alla vita democratica? L'articolo che segue è un'intervista di Paolo Bartolini al Prof. Lelio Demichelis, docente di Sociologia, che analizza il mondo attuale con uno sguardo critico, profondo e multidisplinare, coinvolgendo settori come la sociologia, l'economia, la psicologia, le politiche internazionali, ma anche l'antropologia e altri ancora. La prospettiva offerta concorda con vari scritti presenti in questo blog, tra cui "L'era della persuasione tecnologica" e "L'era della simulazione ovvero l'oscuro desiderio di essere sempre connessi".

Francesco Galgani, 23 maggio 2016

Internet is the religion

Il dio che non voleva morire. Tecnica, Capitalismo e limiti del vivente

Un'intervista a Lelio Demichelis a cura di Paolo Bartolini, fonte: megachip.globalist.it, 13 maggio 2016

STOP TTIP: Una poesia-denuncia da diffondere

STOP TTIP

Condividi questo link: https://www.informatica-libera.net/stop-ttip-poesia-denuncia

Avevo già denunciato il TTIP (trattato di liberalizzazione UE-USA), tramite questo blog, il 2 gennaio 2015, ma ancora oggi poche persone sanno di cosa si tratta. Il 3 marzo 2015 avevo anche pubblicato un altro articolo-denuncia, intitolato "Gli schiavi di Amazon (e delle corporations)", ma se il TTIP sarà ratificato, saremo tutti quanti peggio che schiavi: la nostra economia, il nostro ambiente, la nostra salute e il nostro futuro saranno completamente distrutti. Saremo invasi da prodotti statunitensi a bassissimo costo e altamente nocivi e cancerogeni, che faranno fallire le nostre aziende. Non ci saranno più diritti per i lavoratori, nemmeno quello di andare in bagno per i normali bisogni fisiologici (non è uno scherzo, leggete qui). Ogni diritto sarà cancellato e i nostri governi completamente asserviti, anche sul piano legislativo, a un potere sovranazionale ben lontano dagli interessi di noi persone comuni.

Ho scritto la seguente poesia-denuncia, contenente due link per chi si vuole informare e agire: invito i miei lettori a diffondere questa pagina, grazie.

Operai col pannolone (STOP TTIP - Accordo di partenariato transatlantico per il commercio e gli investimenti)

In questo mondo selvaggio,
belli e preziosi,
i miei compagni di viaggio
di Giustizia vogliosi!

Abbiamo un Cuore
che non si fa piegare
a servitù e disonore
del tremendo affondare

di questa società,
asservita al capitale,
rea d'oscenità
che la rendon brutale.

«NO!» al pannolone (*)
per du' spicci guadagnare,
accettare l'afflizione
è Vita pugnalare:

non è mercato,
né democrazia,
è un attentato,
è dei soldi pazzia.

Il mostruoso trattato
che questo autorizza,
è già insanguinato
e il peggio legalizza,

è figliol nato
da criminosa perversione,
deve essere estirpato,
è solo corruzione!

Spargiamo la voce,
diamoci da fare,
sarà pena atroce
il suo ratificare.

Informati, firma e agisci:
https://www.informatica-libera.net/content/stop-ttip-un-no-al-trattato-che-cancella-i-diritti-qui-puoi-firmare

Grazie!

(Francesco Galgani, 17 maggio 2016 - https://www.galgani.it/stop-ttip)

(*) "Operai USA costretti a lavorare con il pannolino per non farsela addosso - Vietato andare in bagno: operai come bestie nelle fabbriche lager"
http://www.beppegrillo.it/2016/05/vietato_andare_in_bagno_operai_come_bestie_nelle_fabbriche_lager.html

No all'erbicida cancerogeno (petizione dei cittadini europei)

DOWNLOAD MP4

Petizione: https://act.wemove.eu/campaigns/no-al-glifosato

Pesticidi della MonsantoNon vogliamo erbicida nei nostro corpi! Negate la richiesta di rinnovo di glifosato, un veleno spesso usato in erbicidi come in quello di Monsanto, RoundUp. É stato classificato da esperti indipendenti dell'OMS come probabile sostanza cancerogena. Non vogliamo che questo veleno chimico sia minimamente vicino ai nostri parchi, alle nostre case, e al nostro cibo.

Per maggiori informazioni, si veda il "MANIFESTO STOP GLIFOSATO" e l'articolo "Il diserbante più usato al mondo è cancerogeno ed è nel 47% delle falde in Italia".

Ai Cittadini Europei, alla Commissione Europea, alla Monsanto

La Vita è sacra,
è il Bene che abbiamo,
ma asserviti ai soldi
tutto perdiamo!

Voi siete i primi
a nutrirvi di morte,
insieme a noi tutti
condividete la sorte

di chi taglia il ramo
su cui è seduto,
o brucia la casa
in cui è cresciuto.

Non c'è altra casa
dove scappare,
quel ch'è distrutto
è tardi per salvare,

ma... qualcosa
possiamo ancora fare!

Eliminiamo il glifosato,
OGM e schifezze varie,
pure io ho firmato
schifato dalla barbarie

di chi inquina il mondo,
uccide e fa ammalare,
ignorando completamente
cosa sia l'Amare.

Firma anche tu:
https://act.wemove.eu/campaigns/no-al-glifosato

Grazie!


(Francesco Galgani, 14 maggio 2016)
https://www.galgani.it/poesie/index.php/poesie/584-ai-cittadini-europei-alla-commissione-europea-alla-monsanto

A proposito di referendum ed elezioni politiche

La democrazia è partecipazioneNon andare a votare quando ogni cittadino è chiamato a farlo, in assenza di veri impedimenti (come una malattia), è un'offesa verso la propria libertà, che così viene ceduta ad altri. Disinteressarsi della gestione del bene comune, ovvero della "politica" nella sua accezione più corretta del termine, significa lasciare i propri beni in mano ad altri, dando loro il diritto di saccheggiarli o di distruggerli.

Fare di tutta l'erba un fascio, dicendo "Ma tanto sono tutti corrotti...", oppure "Ma tanto non cambia nulla", è un pretesto comodo, ma fasullo, per non impegnarsi a informarsi e a fare con convinzione le proprie scelte. Nessuno è solo: quando scegliamo di lottare per un causa, sicuramente c'è anche qualcun altro che lo sta facendo.

Per quanto riguarda nello specifico i referendum abrogativi (come quello odierno), il quorum è il numero di votanti necessario affinché una consultazione elettorale sia considerata valida. In Italia, la legge stabilisce che un referendum è valido solo se si reca alle urne il 50% degli aventi diritto: ne segue che gli inviti a non andare a votare sono uno strumento antidemocratico. Ne sanno qualcosa i moltissimi Paesi occidentali dove il quorum non è mai previsto, lo dimostra anche il Consiglio d'Europa che ha chiesto all'Italia di eliminarlo dallo strumento referendario. In particolare, ai punti 50-51-52 (pag. 23-24) del "Codice di Buona condotta sui Referendum Adottato dal Consiglio per le Elezioni Democratiche", si raccomanda agli stati di non prevedere dei quorum per l'approvazione dei referendum, tutelando il principio secondo il quale chi si reca alle urne decide e chi sta a casa delega coscientemente la decisione ai propri concittadini. In questo modo il popolo sovrano può intervenire direttamente sulle leggi, proponendo dei provvedimenti e confermando o meno quelli approvati dal Parlamento, nel solco di quanto previsto dalla Commissione europea per la democrazia attraverso il diritto.

Come ha scritto Daisaku Ikeda, in "Giorno per giorno" (Esperia edizioni):
«Non vi può essere vera democrazia a meno che i cittadini di un paese comprendano che essi sono i sovrani e i protagonisti principali, agendo di conseguenza con saggezza e profonda consapevolezza. La democrazia non adempirà la sua missione a meno che gli individui si alzino con maggiore informazione e coinvolgimento e, uniti, lottino in favore della giustizia, controllando le attività dei potenti.»

Auguro a chiunque ne abbia la possibilità di andare a votare,
Francesco Galgani,
17 aprile 2016

Relazioni, linguaggio, comunicazione...

Relazioni, linguaggio, comunicazione...

Per Amare,
serve almeno il parlare...

I problemi sono tanti,
sono qui,
sono incessanti...

se non ci vuoi affogare,
ricorda di dialogare!

Onestà,
sincerità,
lealtà...
queste servono!

Tu invece vendi armi,
spargi odio,
non stai ad ascoltarmi...

Ma altre persone
leggeranno queste parole,
forse mi capiranno
ascoltando il Cuore :)

Curando le relazioni,
il linguaggio,
la comunicazione,

curiamo noi stessi,
seminando pace
che tutto trasforma,
che di benessere è capace.

(Francesco Galgani, 9 settembre 2015)

Note: L'Italia è da anni saldamente nella top ten mondiale dei Paesi produttori di armi, che vengono vendute ai Paesi in guerra, soprattutto in Africa e nel Medio Oriente. In particolare l'Italia è il primo paese in Europa a vendere armi alla Siria: dal 2001 la Siria ha acquistato in licenza armi nel vecchio continente per 27 milioni e 700mila euro. Di questi, quasi 17 arrivano dal nostro Paese. Nel mentre gli Stati Uniti armano e addestrano i ribelli "moderati" e oggi l'Isis combatte con fucili con la scritta "Property of US Govt", di "proprietà del governo statunitense". La guerra in Siria è un business cui il governo italiano partecipa e che distrugge milioni di vite tra sfollati, profughi e morti. Il governo vuol contribuire a diminuire il numero di profughi dai Paesi in guerra? Deve bloccare subito l'export di armi nei Paesi teatro di guerre e attuare una politica estera non succube degli interessi USA.
http://www.beppegrillo.it/2015/09/la_guerra_civile_siriana_parte_1.html

The emergence of language

 

Come costruire società e istituzioni nonviolente

Johan Galtung, importante esperto mondiale di studi per la pace, nel breve video seguente parla dei punti chiave per la risoluzione pacifica dei conflitti, tra cui rientra la creatività come ingrediente di base per la ricerca di soluzioni vantaggiose per tutti:

DOWNLOAD MP4

Johan Galtung ha fondato nel 1959 l'International Peace Research Institute di Oslo, è stato professore di ricerca sulla pace e i conflitti all'Università di Oslo e professore onorario nelle università di Berlino, Alicante e Princeton. Consulente dell’ONU, nel 1987 è stato insignito del "Right Livelihood Award", o "Premio Nobel per la Pace Alternativo", per la sua opera di educatore agli studi sulla pace. Dirige Transcend, rete di ricerca e azione per la pace ed è rettore della Transcend Peace University. 

E' possibile approfondire il suo pensiero in libri come:

Altri suoi libri in italiano, purtroppo, sono attualmente fuori commercio, forse disponibili in qualche biblioteca. Alla pagina "Johan Galtung. Scienziato della pace", in calce, è riportata una lista di suoi libri in italiano. Su Peacelink è disponibile un articolo: «Il contributo di Johan Galtung alla teoria ed alla pratica della pace e della nonviolenza».

Galtung applica il concetto della nonviolenza anche alla salute e alla medicina. Il seguente video di otto minuti, in cui parlano Alessandro Pizzoccaro e Johan Galtung, espone un approccio alla salute nonviolento:

DOWNLOAD MP4

L'articolo che ho riportato qui in calce, dell'8 ottobre 2010, è tratto dall'archivio "Informazioni per la stampa", dell'Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai.
Credo che sia una lettura che possa far riflettere non soltanto a livello di relazioni tra popoli, ma anche di relazioni interpersonali.

Buona vita nonviolenta,
Francesco Galgani,
20 agosto 2015

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