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Politica ed economia

COVID-19 vaccine + 40% more young people dead + Occam's Razor = ?

Source: Indiana life insurance CEO says deaths are up 40% among people ages 18-64

«(The Center Square) – The head of Indianapolis-based insurance company OneAmerica said the death rate is up a stunning 40% from pre-pandemic levels among working-age people.»

«The number of hospitalizations in the state is now higher than before the COVID-19 vaccine was introduced a year ago, and in fact is higher than it’s been in the past five years, Dr. Lindsay Weaver, Indiana’s chief medical officer, said at a news conference with Gov. Eric Holcomb on Wednesday.»

Applying Occam's Razor, what can we deduce?

(January 8, 2022)

Occam's Razor

Happy 2022 and happy European health dictatorship... or have a nice flight from it

Freedom of Conscience

Freedom of Conscience (Francesco Galgani's art, December 15, 2021)
(December 15, 2021, go to the art gallery)

Should the freedom to choose how to take care of one's health be limited by the collective good?

A severe threat to the fundamental principle of diversity comes through uniform and mandatory adherence by all to the same way of preventing disease and treating it. Diversity is an essential richness for life; diversity is the foundation of the ecosystem, so to impose equal decisions for all is a threat to life and the dignity of life.

The inherent diversity expresses itself through personal choices, such as those concerning the care of one's body, soul, spirit, and mind. How to spend one's time and life is first and foremost a personal choice. A society thrives when people are in harmony and mutual empathy: with mutual respect, everyone can become aware of themselves through their actions and mistakes. In contrast, a community is dying when everyone is at war to impose their point of view.

In every area of social organization, coercive power must be exercised with extreme caution so as not to fall into the presumption of totalitarianism. Dictatorships claim to replace individual conscience to simplify complexity by force. The imposition of equal choices for all eliminates the fertility of doubt, which implies the acceptance of errors and opens up infinite possibilities. Individual and collective progress proceeds through encountering the other "different from oneself."

The path to awareness is personal and cannot bend to governments, who often have far less understanding than those they purport to lead. Governments are faithful slaves of finance, and finance follows the interest of a few to the detriment of the community.

The European vaccine agenda, social distancing, masks, and other similar nonsense are not only a complete failure from a scientific and existential point of view. They highlight the arrogance of those who claim to universalize their beliefs, using: blackmail, coercion, continuous criminal lies, violence, apartheid (segregation of the unvaccinated), prohibition of multiple existing treatments as early as spring 2020, disbarment of doctors who have been able to help sick people recover without vaccines, and incitement to hatred. The European vaccination agenda generally highlights a very negative view of the human being, reduced to a laboratory guinea pig, and of science, reduced to a doormat of a few multinational pharmaceutical companies.

On the other hand, replacing one's conscience with a group one is very convenient because it removes responsibility. We have historical examples: Nazis and Fascists, a century ago, replaced their conscience with a group one and the result was a genocide, in the name of the collective good.

Happy 2022 and happy health dictatorship,
or have a nice flight from it,
December 15, 2021

Il linguaggio della scienza e la barbarie delle verità scientifiche

«Di fronte a un’ipotesi scientifica sperimentata, approvata, e infine spacciata dalla maggior parte degli scienziati come verità incontrovertibile, ci sono due sane reazioni che si devono avere: ridere a crepapelle dell’imbecillità di tali scienziati e inorridirsi per la loro arroganza»
Richard Feynman, Premio Nobel per la Fisica (1965),
fonte: ”The Feynman Lectures on Physics”, vol. 6, “Electrical and Magnetic Behavior”, Los Angeles, California Institute of Technology, 2006 (audiobook, minuto 55)

In passato mi sono già ampiamente espresso sui possibili limiti della cosiddetta "scienza", e sui drammi che qualsiasi potere dispotico e oppressivo legittima con parole del tipo «Ce lo dice la scienza...». La propria visione delle cose è la propria realtà (nel senso di costruita da noi stessi), la propria verità, il proprio punto di riferimento, che entra necessariamente in conflitto con ciò che è opposto a sé, e quindi con le altre persone, se ritenessimo assoluta la nostra creazione (nel senso di unica verità ammissibile). La soluzione per progredire in un’esistenza non-violenta e armoniosa, ovvero bella da vivere, inizia con il rinunciare all’amore, o attaccamento, alla propria visione delle cose, alla propria realtà, giacché attaccarsi con le unghie e con i denti ad essa è come aggrapparsi ad un sogno dentro a un sogno.

Come disse Pasolini (fonte), «L’amore per la verità finisce col distruggere tutto, perché non c’è niente di vero». A ciò mi par sensato accostare la contrapposizione tra Socrate, che è passato alla storia perché sapeva di non sapere, e una parte della scienza attuale, che sta dimostrando di sapere di mentire, soprattutto quando va a braccetto con il "Potere". Del resto, basta notare che circa il 70% delle ricerche scientifiche sono presumibilmente false perché non riproducibili, cioè sono costruite sul nulla (fonte).

Circa tre anni fa scrissi che: «Secondo la mia opinione, qualsiasi verità è autoreferenziale (o riconducibile ad altre verità autoreferenziali), nel senso che, in ultima analisi, è vero ciò che riteniamo tale... né più, né meno. La verità non è una proprietà intrinseca di un pensiero, di un fatto o di una serie di eventi, è piuttosto un’attribuzione “esterna” operata dalla mente umana su ciò che essa è in grado di concepire, allo scopo di agevolare se stessa. La mente umana, infatti, “ha bisogno” di “possedere” alcune verità per il proprio funzionamento, ma tale attribuzione di verità è e rimane arbitraria». Oggi posso dire che tale visione, per quanto contraria al senso comune, trova piena corrispondenza nella fisica di Bohm, il quale ha spiegato che l’universo è non-locale, ovvero tempo e spazio, così come li percepiamo, non esistono (fonte), quindi tutto è diverso da come sembra.

Contrapporre il "vero" al "falso" può condurci sugli oscuri sentieri del dogmatismo e della violenza istituzionale. Come scrisse Giulio Ripa (fonte):

[...] Pensiamo che tutto dipende da cosa sentiamo dentro di noi. Questa è la verità? Ma nel momento in cui noi crediamo di dire la verità, appena la nominiamo non c'è più. La verità è inafferrabile.
La realtà può essere descritta interamente solo come compresenza di enti contrapposti, complementari e correlati tra loro; una descrizione in cui si manifesta la realtà intera non semplificata da schemi, ma colta nel suo contatto con il tutto, dalla vivente relazione di elementi contrastanti, senza un tempo univoco, in un gioco di probabilità di eventi che possono accadere nello stesso momento. Nel non-dualismo non esiste la verità o la falsità assoluta ed univoca. E non può essere altrimenti, perché la realtà stessa è contraddittoria, ambivalente ed incerta, dotata di una complessità ed interdipendenza difficile da analizzare nella sua totalità che resta un mistero.

La ricerca in questo contesto filosofico si muove lungo una polarità dove il ricercatore deve essere consapevole che nel momento in cui studia con la sua teoria e strumenti un fenomeno, ha già condizionato il risultato finale della ricerca. Allora lo stesso ricercatore non si deve identificare con i risultati della ricerca fatta.
Meglio osservare da più punti di vista un fenomeno da studiare, con i pro e i contro e con diversi quadri di riferimento che si presentano ogni volta, dove il risultato finale non è una verità accertata ma possibile. Non c'è determinismo ma un processo probabilistico dove le cose accadono in una miriade di possibilità.
Nel mistero dell’esistenza le cose sono incerte.

Un'altra interessante riflessione è stata proposta da Marcello Pamio (fonte):

[...] La cecità dell’essere umano e l’incapacità della “scienza” da lui stesso creata ci hanno impedito di osservare la Natura e la sua perfezione. Ed oggi rimaniamo ciechi di fronte ad evidenze impossibili da non vedere. Interveniamo, senza alcun rispetto, attraverso la chimica in un sistema che usa la chimica come secondo messaggero, senza neppure conoscerne meccanismi, funzionamento e regole. E’ lecito, o forse no qualora vi siano dei sintomi, ma in assenza di un problema alcuno, introdurre sostanze chimiche nel corpo è, se non altro, privo di ogni razionalità. [...]

Propongo alcuni spunti di riflessione:

Chi vuole cercare altri articoli da me scritti, può usare il pulsante "Cerca".

(5 dicembre 2021)

Parma commemora i defunti post-vaccino (video del 27 novembre 2021)

tratto dai primi minuti del TG di Federazione Rinascimento Italia del 30 novembre 2021:

per futura memoria...

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Energia nucleare: la mano di Bill Gates e uno sguardo globale (video)

tratto da: GRANDANGOLO – PANGEA, La rassegna stampa internazionale di Byoblu. 19° puntata, 1 Novembre 2021

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Pillole di Politica - Non abbiamo più bisogno di leaders

Tratto dal video di "domande e risposte" di Massimo Mazzucco e Roberto Quaglia del 4 ottobre 2021, pubblicato su ControTV (https://contro.tv/archivio/lunedi-4-ott-2021), nel quale entrambi rispondono alla domanda di un utente collegato in chat durante la trasmissione:

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Pillole di Politica - La parità dei sessi

La cosiddetta “emancipazione femminile” e la “parità dei sessi” sono state storicamente intese quasi in una sola direzione, ovvero quella secondo cui la femmina “possa” (o, a seconda dei casi, “debba”) fare le stesse cose che fa il maschio (implicitamente sottintendendo, ma mai ammettendo, che il modo maschile di vedere il mondo sia quello da imitare e, quindi, quello “superiore”). Ma siamo sicuri che questo poteva essere l’unico modo di intendere la parità dei sessi? Facciamo qualche esempio.

Il servizio militare
Siccome l’uomo fa il militare, allora deve farlo anche la donna. Ma non si sarebbe potuto dire: “Siccome la donna non fa il militare, allora non lo deve fare neanche l’uomo”? In questo modo, giusto per fare un esempio, avremmo evitato decenni di inutili guerre all’estero a cui l’Italia ha partecipato non per interesse proprio, ma solo per asservimento alla NATO, cioè agli Stati Uniti, la cui partecipazione ci sta costando 70 milioni di euro al giorno (per lo meno questo era il costo nel 2014). E poi mancano soldi per tutto il resto…

Il fumo
Siccome l’uomo fuma, allora deve fumare anche la donna. Con questo nobile intento di parità, si è dato il via a un grandioso marketing cinematografico del fumo, così da far passare l’idea, in tutti i film e nelle pubblicità, che la donna emancipata fuma (e che fumare fa bene). Il risultato è che oggi fumano anche le ragazzine di 12 anni o poco più, ogni tanto ne vedo qualcuna. Ma non si sarebbe potuto dire: “Siccome la donna non fuma, allora non lo deve fare neanche l’uomo”? In questo modo, si sarebbero evitati gli attuali 43.000 decessi annui in Italia per tumori conseguenti al tabacco, per non parlare del grandioso numero di enfisemi polmonari che possono portare a vivere attaccati a un respiratore o comunque a vivere molto male: in Italia, attualmente 7.000.000 di persone soffrono di bronco-pneumopatia cronica ostruttiva (BPCO), di cui l'enfisema è una manifestazione, con un'incidenza di 300.000 nuovi casi all'anno. Nel frattempo, tutti si preoccupano del Covid, ma del fumo non gliene frega niente a nessuno… anzi, una delle prime preoccupazioni del precedente governo Conte, di fronte all'epidemia di problemi respiratori potenzialmente mortali, fu quella di chiudere quasi tutto, ma non le tabaccherie.

La patente di guida
Siccome l’uomo guida l’automobile, allora lo deve fare anche la donna. Giustissimo, da un certo punto di vista. Ma se si fosse detto: “Siccome la donna non guida, allora non deve farlo neanche l’uomo”, come sarebbero oggi le nostre città, le nostre vite, le nostre relazioni umane, il nostro modo di vivere? Staremmo meglio o peggio? E come sarebbe l’aria delle nostre città?

Il diritto di voto
Siccome l’uomo vota, allora deve farlo anche la donna. Questo si chiama suffragio universale. Diversamente dagli altri esempi, il diritto di voto sembrerebbe sacrosanto e alla base della democrazia. Peccato che le cose non stiano esattamente così. In tutti i sistemi democratici, il politico che viene eletto – di qualunque partito egli o ella sia, perché l’appartenere al tal partito o al tal altro è più una questione di facciata che di sostanza – ha come unica possibilità e dovere quella di ubbidire o al ricco industriale (soprattutto se di Big Pharma, di Big Tech o dell'Arms Industry) o al mafioso o al ricco finanziere, oppure di essere egli stesso o ella stessa parte di una o più di queste tre categorie. Di qui non si scappa, altrimenti il politico si ritroverà con la carriera bruciata e con la macchina mediatica del fango contro di lui (o di lei, visto che stiamo parlando di parità dei sessi). Quindi politica, finanza, mafia e industria sono un tutt’uno, tutti quanti comandati dall’alto da pochissime persone che disgraziatamente tengono in mano le sorti del mondo. In questo contesto, a che serve votare? Non si sarebbe potuto dire: “Siccome la donna non vota, non deve farlo neanche l’uomo”? In effetti, questa possibilità è stata presa seriamente in considerazione in Italia, così seriamente che l’attuale capo di Governo, l’egr. Mario Draghi, non è stato eletto da nessuno e non è neanche un politico. Vediamo chi è quest’uomo non eletto e che, di fatto, comanda su tutti (anche sul Parlamento ridotto a zerbino): è stato Presidente della Banca Centrale Europea,  Governatore della Banca d'Italia, Direttore generale del tesoro, Presidente del Forum per la stabilità finanziaria, Presidente del Consiglio per la stabilità finanziaria. La sua firma è anche sulle nostre banconote. Insomma, il bel quartetto “politica, finanza, mafia e industria” ha perso il primo elemento, riducendosi al magnifico trio “finanza, mafia e poche grandi multinazionali”. Anzi, alla fine tutto potrebbe essere ridotto solo alla "finanza", attorno a cui si muove tutto il resto. La parità dei sessi sul diritto di voto è servita a molto…

A proposito, per quel che può valere, attualmente l'egr. Capo del Governo di cui sopra e il suo predecessore (e non solo loro) sono stati denunciati (presso la Procura della Repubblica di Roma e quella di Reggio Calabria) per associazione con finalità di eversione dell’ordine democratico, cospirazione politica mediante accordo, attentato contro la Costituzione dello Stato e attentato contro gli Organi Costituzionali e contro le Assemblee Regionali, usurpazione di potere politico, attentato per finalità terroristiche o di eversione, concussione, pubblica estorsione, e altri reati (fonte). Vabbè, son cose normali in democrazia, forse...

Questi quattro erano solo esempi per sottolineare che il discorso della parità dei sessi poteva essere impostato molto diversamente. La grande assente è la “consapevolezza”: va bene la parità di diritti e doveri tra i sessi, purché vada di pari passo alla consapevolezza di ciò che si sta facendo, piuttosto che alla strumentalizzazione delle masse per gli interessi del politico, dell’industriale, del mafioso o del finanziere o di coloro che li comandano, che sono sempre le solite persone.

(1 ottobre 2021)

Pillole di Politica - L'ordine corretto di lettura degli eventi

Ordine invertito di lettura degli eventi:

Il “green pass” serve per arrivare al vaccino, il vaccino serve per salvare se stessi e gli altri dall’epidemia, l’epidemia uccide, quindi il “green pass” salva la vita.

Ordine corretto di lettura degli eventi:

L’epidemia, e tutte le pesanti scelte politiche, mass mediatiche e liberticide che l’hanno accompagnata, compreso in primis il fatto di negare le cure esistenti per far morire le persone e comunque di creare un’enorme e sovente ingestibile situazione di stress sociale e individuale per abbattere le difese immunitarie e quindi favorire la malattia, è servita per arrivare al vaccino, di cui si vuole imporre un obbligo ripetitivo nel tempo a prescindere dall’epidemia (verso la quale, tra l’altro, tutti gli attuali vaccini hanno miseramente fallito, come facilmente prevedibile e previsto); la presunta necessità di una vaccinazione “ripetitiva nel tempo” (proprio perché non funziona) è servita per arrivare al “green pass”, cioè all’abrogazione di tutti i principali diritti personali e collettivi, che vengono concessi solo a certi individui e per un tempo limitato; il “green pass” si chiama appunto così, e non “covid pass”, in quanto continuerà a esistere al di là di questa specifica epidemia e ad esso potranno essere agganciati obiettivi di sostenibilità ambientale (da cui l’aggettivo “green”), nel momento in cui il “green pass” non sarà più soltanto il lasciapassare per il diritto al lavoro, il diritto allo studio, la libertà di circolazione e di soggiorno, la libertà di riunione, la libertà di praticare sport e altre libertà (come è attualmente), ma anche il lasciapassare per qualsiasi transazione economica (che potrà essere accettata o rifiutata in base al presunto impatto ambientale, ad esempio quanta CO2 è legata alla produzione di un determinato bene o servizio); infine, nel momento in cui ogni tipo di libertà e di scelta individuale saranno subordinati ad un lasciapassare, saremo arrivati ad una società globale totalitaria (il cosiddetto “Nuovo Ordine Mondiale”), in cui, tramite la tecnologia, l’essere umano sarà ridotto al pari di una macchina, in quanto tutte le sue scelte saranno predeterminate o fortemente vincolate da un potere esterno, ovviamente “per il bene di tutti” (?!), proprio come nel caso dei vaccini, delle mascherine, del distanziamento sociale, ecc. Arrivati a questo punto, qualunque obiettivo “esterno”, cioè imposto coattamente alla popolazione mondiale, sarà facilmente praticabile, come un repentino depopolamento per presunte questioni di sostenibilità ambientale (vere o false che siano, se poste in questi termini). Per inciso, in quest’ottica si inserisce l’attuale guerra ai contanti, verso i quali vengono tirate fuori mille (false) ragioni per preferire l’uso di carte di debito/credito o di altri mezzi digitali di pagamento che fanno uso di qrcode e di smartphone; inoltre esiste già, in Svezia almeno, una carta di credito che accetta o rifiuta le proprie transazioni economiche in base al loro presunto impatto ambientale (reale o immaginato che sia), si chiama “Do Black” e si propone «di ridurre le emissioni di gas serra, possibilmente dimezzandole, entro il 2030» (fonte).

Sotto la maschera dell’ambientalismo e della salute collettiva con cui viene sbandierato il “green pass”, si vuole quindi arrivare a ben altro, cioè a un sistema di “crediti sociali”: in sintesi, significa che “se sei un buon cittadino”, ovvero se fai acriticamente e senza anima tutto quello che ti viene imposto dall’alto (proprio come una macchina), sarai premiato con alcune libertà temporanee, altrimenti sarai pesantemente punito, i diritti fondamentali ti saranno negati e sarai anche pubblicamente messo alla gogna (non nella sua versione medievale, ma in quella tecnocratica del terzo millennio). La progressiva sostituzione o ibridazione dell'essere umano con la cosiddetta "intelligenza artificiale" - ovvero macchina calcolante senza anima e senza consapevolezza - rientra in questa logica.

Tutto ciò, se si realizzerà, sarà stato reso possibile non da una epidemia costruita a tavolino, in cui un virus relativamente innocuo è stato reso devastante a causa delle scelte politiche dei governi, ma dalla fondamentale paura di vivere e di morire che accompagna la maggioranza degli esseri umani, i quali, per questa ragione, si affidano ad un potere esterno (religioso, politico o scientifico), deresponsabilizzandosi. Per queste persone scisse internamente e impaurite, il sistema di crediti sociali potrebbe sembrare una benedizione. Questa, in termini buddisti, si chiama “oscurità fondamentale” e coincide con il completo dominio del re demone. Viceversa, all’opposto, una persona che si rende conto di come stanno realmente le cose assai difficilmente si collude con questo sistema criminale - cfr. “Pillole di Buddismo - Libero arbitrio e vittoria con il Daimoku (Nam-myoho-renge-kyo).

Suggerisco di ascoltare l’intervento iniziale di dieci minuti, di Margherita Furlan, in questo video del 27 settembre 2021:
https://casadelsole.tv/tgsole24-27-settembre-2021-clima-il-prossimo-passo-del-grande-reset/

Suggerisco anche una lettura di:
«Migliaia di medici e scienziati sottoscrivono una ferma condanna alla criminale strategia globale per curare il Covid»

(28 settembre 2021)

Migliaia di medici e scienziati sottoscrivono una ferma condanna alla criminale strategia globale per curare il Covid

Migliaia di medici e scienziati internazionali sottoscrivono un documento che condanna fermamente la strategia globale per curare il Covid, accusando i politici di crimini contro l'umanità

Sito di riferimento:
https://doctorsandscientistsdeclaration.org/

Notizia riferita in questo telegiornale, a partire dal quinto minuto:
https://www.affaritaliani.it/coffee/video/tg-vero-giornale/gestione-covid-la-condanna-di-3000-scienziati--il-tg-vero-giornale-759543.html

Nel momento in cui scrivo (28 settembre 2021), la dichiarazione è già stata sottoscritta da più di 4600 medici e scienziati internazionali.

Copio qui di seguito la traduzione in italiano.


DICHIARAZIONE DEI MEDICI, GLOBAL COVID SUMMIT, ROMA

DICHIARAZIONE DEI MEDICI
GLOBAL COVID SUMMIT – ROMA

Alleanza internazionale di medici e scienziati medici
Settembre, 2021

Noi medici del mondo, uniti e fedeli al giuramento di Ippocrate, prendendo atto che la professione del medico, così come la conosciamo, è a un bivio, siamo costretti a dichiarare quanto segue:

CONSIDERATO che è nostra massima responsabilità e dovere sostenere e ripristinare la dignità, l’integrità, l’arte e la scienza della medicina;

CONSIDERATO che è in corso un attacco senza precedenti alla nostra capacità di prenderci cura dei nostri pazienti;

CONSIDERATO che la politica ha scelto di ignorare i concetti fondamentali di scienza, salute e benessere, abbracciando invece una strategia di trattamento “taglia unica” che ha portato a più malattie e morte rispetto all’approccio individualizzato e personalizzato;

CONSIDERATO che i medici e gli altri operatori sanitari che lavorano in prima linea, utilizzando le loro conoscenze di epidemiologia, fisiopatologia e farmacologia, sono spesso i primi a identificare nuovi trattamenti potenzialmente salvavita;

CONSIDERATO che i medici sono sempre più disincentivati dall’impegnarsi in un discorso professionale aperto e nello scambio di idee su malattie nuove ed emergenti, e che ciò mette in pericolo non solo l’essenza della professione medica, ma soprattutto, e più tragicamente, la vita dei nostri pazienti;

CONSIDERATO che a migliaia di medici viene negato il diritto di fornire cure ai propri pazienti, a causa delle barriere poste da farmacie, ospedali e agenzie di sanità pubblica, che rendono la stragrande maggioranza degli operatori sanitari impotenti a proteggere i propri pazienti di fronte alla malattia. I medici stanno ora consigliando ai loro pazienti di starsene semplicemente a casa (permettendo al virus di incubare) e tornare quando la loro malattia peggiora, e il mancato trattamento causa centinaia di migliaia di morti altrimenti evitabili;

CONSIDERATO che tutto quanto sopra non è Medicina. Non è prendersi cura. Non possiamo restare inattivi mentre i pazienti sono costretti a starsene a casa e a peggiorare. Queste politiche possono effettivamente costituire crimini contro l’umanità.

ORA, QUINDI:

ABBIAMO DECISO che il rapporto medico-paziente deve essere ripristinato. Il vero cuore della medicina è questa relazione che consente ai medici di comprendere al meglio i propri pazienti e le loro malattie, di formulare trattamenti che diano le migliori possibilità di successo, laddove il paziente è un partecipante attivo nella cura.

ABBIAMO DECISO che l’intrusione della politica nella pratica della medicina e nel rapporto medico/paziente deve finire. I medici, e tutti gli operatori sanitari, devono avere la libertà di praticare l’arte e la scienza della medicina senza timore di ritorsioni, censure, calunnie o azioni disciplinari, o addirittura la possibile perdita della licenza, dell’impiego ospedaliero, dei contratti assicurativi, e senza interferenze da parte di organizzazioni pubbliche o private che ancor più ci impediscono di prenderci cura dei pazienti bisognosi. Oggi più che mai, devono essere protetti il diritto e la capacità di scambiare risultati scientifici oggettivi, che favoriscono la nostra comprensione della malattia.

ABBIAMO DECISO che i medici devono difendere il loro diritto di prescrivere un trattamento, osservando il principio PRIMA DI TUTTO, NON FARE DANNO. Ai medici non si deve impedire di prescrivere trattamenti sicuri ed efficaci. Queste restrizioni continuano a causare malattie e morti altrimenti evitabili. I diritti dei pazienti, dopo essere stati pienamente informati sui rischi e sui benefici di ciascuna opzione, devono essere ripristinati in modo che possano ricevere tali trattamenti.

ABBIAMO DECISO di invitare i medici e gli operatori sanitari di tutto il mondo a unirsi a noi in questa nobile causa che è volta a ripristinare la fiducia, l’integrità e la professionalità nella pratica della Medicina.

ABBIAMO DECISO di invitare gli scienziati di tutto il mondo, quelli che sono esperti nella ricerca biomedica e che sostengono i più alti standard etici e morali, a ribadire la propria capacità di condurre e pubblicare ricerche obiettive ed empiriche senza timore di ritorsioni sulla carriera, sulla reputazione e sui mezzi di sussistenza .

ABBIAMO DECISO di invitare i pazienti che credono nell’importanza della relazione medico-paziente e nella propria capacità di essere partecipi attivi del processo curativo, ad esigere l’accesso a cure mediche basate sulla scienza.

Sottoscrivere questa dichiarazione su: https://doctorsandscientistsdeclaration.org/

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