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Politica ed economia

La libertà di pensiero e di scelta come valore politico fondamentale

Nel secolo scorso, lo “sciopero della fame” era una nota pratica di lotta politica non-violenta, resa celebre dalla figura di Gandhi. Una pratica di tutto rispetto e comunque per pochi, con implicazioni morali non banali e potenzialmente molto rischiosa.
Oggi, invece, sembra prevalere lo “sciopero del pensiero” in tutti i livelli della società, spesso adottato - si badi bene - non come forma di protesta, ma come strategia di adattamento, essendo lo spirito acritico di appartenenza al gruppo di maggioranza l'unico accettabile in un mondo basato sull’imposizione di una “verità unica”.

In altre parole, ogni voce critica rispetto all'ordine stabilito è vista come una minaccia e, di conseguenza, comporta l'emarginazione dalla società, realizzata con mille pressioni diverse, a partire dall'esclusione dal mondo del lavoro, dai social e dall'ostilità delle persone più care. La censura e il controllo di ogni singola persona hanno raggiunto livelli sorprendenti che nessuna tirannide del passato ha mai concepito, né voluto.

Un'analisi critica del diritto, almeno nel contesto attuale occidentale, rivela una sua profonda crisi di legittimità. Spesso il diritto è al servizio di chi detiene il potere economico, la cui collusione con le istituzioni legislative, esecutive, giudiziarie e mass-mediatiche si traduce in pressioni e violenze immonde, sostenute anche dalle grandi aziende tecnologiche dei social network e, in generale, dal mondo della cultura e dell’istruzione. Su questi presupposti di falsità e di sopraffazione si ergono le nostre cosiddette “democrazie”, e tutte le ideologie da esse sostenute. Ciò offende sia noi contemporanei sia i nostri padri costituenti.

Molte delle ideologie che caratterizzano l’attuale mondo occidentale si fondano sul “senso di colpa”, che viene trasmesso alle nuove generazioni, facendole sentire colpevoli del solo fatto di esistere. Paradossalmente, di questo passo, si potrebbe arrivare all’assurdo che i giovani si debbano sentire in colpa perché respirando producono CO2, perché desiderano abbracciare i propri nonni, o perché sono nati o maschi o femmine, con l’implicazione che tertium non datur. O ancora peggio perché qualche volta non hanno indossato una mascherina dannosa e inutile, perché magari hanno odiato il confinamento domiciliare forzato (lockdown) o, cosa gravissima, perché qualcuno ha rivendicato la sovranità sul proprio corpo rifiutando il liquido genico sperimentale e talvolta invalidante e mortale, falsamente presentato come vaccino. E’ un teatro del non-senso in cui le persone soffrono e muoiono per l’imposizione di un pensiero unico che non ha alcuna attinenza con la realtà. Come, del resto, non c’è nulla di reale nel sostenere che usare le armi e fare la guerra serva a salvare vite, o che ci siano un aggressore e un aggredito senza tenere conto di quanto accaduto negli ultimi decenni. Gli aggrediti siamo noi da questa esondazione di menzogne.

Ciò premesso, il nostro comportamento non è paragonabile a quello dei nostri aggressori, non tentiamo di imporre le nostre visioni del mondo, e non accettiamo che qualcuno lo faccia con noi. Il delirante Vangelo di Davos non ci interessa. Riconosciamo il valore della diversità di opinioni e di opzioni, anche se sembra sempre più difficile da esprimere e da attuare. La celebre frase «Non sono d’accordo con quello che dici, ma darei la vita perché tu possa dirlo» dovrebbe essere il fondamento del nostro vivere e una sana alternativa alle attuali forme di totalitarismo in cui siamo immersi.

Nonostante le difficoltà, crediamo che ci sia ancora spazio per chi non si rassegna alla decadenza morale di questo mondo in crisi. E' lo spazio di chi non si lascia intimidire e non rinuncia alla propria capacità di pensare e di sentire. E di chi continua a scrivere e a parlare, anche se il mondo a cui apparteniamo sembra avviato verso l'autodistruzione.

Domani sarà il 2 giugno, una data importante per la storia del nostro Paese. In questo giorno, nel 1946, gli italiani votarono per la prima volta a suffragio universale e scelsero di dare vita alla Repubblica Italiana, ponendo fine alla monarchia che aveva appoggiato il regime fascista per oltre vent'anni. La Repubblica, secondo la definizione degli antichi, è la forma di governo in cui i cittadini partecipano al bene comune, alla res publica, cioè alla cosa pubblica. Oggi, purtroppo, assistiamo continuamente a episodi di corruzione, di negligenza nella gestione della res publica, e nell’ingerenza di poteri esterni che minano la credibilità delle nostre istituzioni e il rispetto della nostra Costituzione. Tuttavia, non perdiamo la speranza e la fiducia nel nostro ruolo di cittadini attivi e responsabili. Possiamo contribuire a migliorare la società “essendo noi stessi pace” e “portando pace”, e pronunciando parole non-violente sorrette da verità e da giustizia. Solo così potremo onorare il sacrificio di coloro che hanno lottato per la libertà dell'Italia e celebrare degnamente la Festa della Repubblica.

Domani 2 giugno ci saranno cortei per la pace in tutta Italia e raccolte di firme per i due referendum contro l’invio di armi.

(1 giugno 2023)

A proposito dell'alluvione in Emilia Romagna...

Alluvione Emilia Romagna (maggio 2023)L'Autorità di Bacino Distrettuale del Fiume Po è l'ente preposto alla gestione del rischio di alluvioni in buona parte del Nord e Centro Italia.

«[...] L'Autorità del Po ha competenza su Liguria, Piemonte, Valle d'Aosta, Emilia Romagna, Toscana, Lombardia, provincia di Trento, Veneto e Marche. [...] La finanziaria del 2017 aveva assegnato all'Autorità del grande fiume 6,5 milioni all'anno per svolgere il "monitoraggio ambientale per la previsione e la gestione delle piene e delle magre". L'articolo 698 della legge di bilancio del 29 dicembre 2022 ha invece portato questa cifra d'ora in poi a 2,5 milioni. Sono soldi appena sufficienti per le spese di gestione che bloccano tra l'altro le 6 sedi regionali che l'ente pensava di aprire. [...]» (La Repubblica, 27 aprile 2023)

In sintesi, per la prevenzione dei danni e la gestione delle alluvioni in Nord e Centro Italia, l'Italia sta investendo 2,5 milioni di euro all'anno.

Nel frattempo, da più di un anno, a inizio marzo 2022, «[...] la Camera dei Deputati ha approvato a larghissima maggioranza (391 voti favorevoli su 421 presenti, 19 voti contrari) un ordine del giorno collegato al cosiddetto “Decreto Ucraina” proposto dalla Lega Nord e sottoscritto da deputati di Pd, Fi, Iv, M5S e FdI che impegna il Governo ad avviare l’incremento delle spese per la Difesa verso il traguardo del 2% del PIL. Ciò significherebbe, citando le cifre fornite dal Ministro della Difesa Guerini passare dai circa 25 miliardi l’anno attuali (significano 68 milioni al giorno) ad almeno 38 miliardi l’anno (ossia 104 milioni al giorno). Colpisce il balzo in avanti di questa consistenza e colpisce la trasversalità del voto, con un’assenza totale di dibattito. [...]» (Vita, 18 marzo 2022)

Ricapitolando:

  • 2,5 milioni di euro all'anno per la gestione e prevenzione dei danni da siccità e alluvioni in Nord e Centro Italia;
  • 104 milioni di euro al giorno (38 miliardi di euro all'anno) in spese militari per uccidere, ferire gravemente e mutilare, inquinare territori e atmosfera, distruggere città e la vita di un numero imprecisato di persone, oltre a impoverire tutta l'Europa e fomentare un odio fratricida.

La spesa per prevenire la tragedia e la disperazione a cui stiamo assistendo a seguito dell'alluvione in Emilia Romagna è quindi lo 0,006% di quella spesa per andare nella direzione della guerra nucleare o, se non si arriverà a tanto, quantomeno della propria e altrui distruzione. Può darsi che la mia analisi non tenga conto di altre spese, ma anche aggiungendo qualche milione o qualche decina di milioni di in più, la sproporzione rimarrebbe abnorme e comunque non terrebbe conto di tutte le spese per le armi nascoste nelle pieghe dei bilanci o mai dichiarate. Ad es., l'attuale contributo italiano al mantenimento delle basi USA in Italia è top secret.

Per favore, non continuate a urlare che il problema si risolve con i doppi vetri (fonte) o che le armi salvano vite (fonte). Non ne vale la pena. Infatti, non c'è nulla di più nobile che tacere quando non si ha qualcosa di veritiero e sensato da dire.

Ringrazio di cuore tutte quelle persone umili e generose che si prodigano in silenzio per alleviare le sofferenze causate da questi e altri eventi tragici. A tutte le altre, dedico questa poesia:

Alluvione

Piove,
piove,
piove indifferenza,
piove menzogna,
ci allaghiamo di parole vuote,
e tutto muore,
nel blaterio idiota
d'un web senza un perché.

(23 maggio 2023)

Pacificazione sociale?

In questi giorni, Zaia ha invitato alla “pacificazione sociale”, motivandola con una prospettiva che sembra voler mettere da parte quanto accaduto negli anni della dichiarata pandemia e della campagna vaccinale, le cui conseguenze di decessi improvvisi e persone rese disabili forse si protrarranno ancora a lungo.

Ritengo che non sia possibile pretendere che tutti abbiano la stessa visione del mondo, così come non sia possibile aspettarsi che tutti si comportino come automi controllati da una volontà superiore che li spinge ad agire in modo identico. Questo è in contrasto con le leggi della natura, che si basano sulla diversità, con la Costituzione Italiana e con la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani. Se per “pacificazione sociale” si intende quindi l’omologazione al medesimo pensiero e comportamento, allora è semplicemente irrealizzabile.

Se invece per “pacificazione sociale” si intende il riconoscimento di una certa impunità per le azioni compiute dai vari governi e amministrazioni in tutto il mondo, in nome di un presunto bene collettivo che nasconde in realtà il meschino interesse privato di pochi, allora è già così. I rapporti di forza sono spesso a vantaggio dei trasgressori piuttosto che delle persone oneste, come ci ha mostrato recentemente la Corte Costituzionale italiana, la quale, secondo le parole della sua presidente Silvana Sciarra, non segue la Costituzione, ma la “Scienza” (parola eufemistica, e anche un po’ orwelliana, con cui presumo che lei intenda i finanziamenti di BigPharma).

Desideriamo davvero una pacificazione? Allora cerchiamo di evitare le campagne d’odio, le pressioni di Stato e il giornalismo distorto, che creano forti divisioni all’interno delle famiglie, tra i popoli e tra gruppi sociali ideologizzati. Cerchiamo anche di non alimentare la guerra né sul suolo ucraino né da altre parti, perché così facendo stiamo solo impoverendo l’Europa e causando sofferenze, devastazioni e morte. Impariamo, invece, a capire le prospettive altrui, cosa rara ma essenziale per iniziare una pacificazione. E usiamo con più cautela la tv e i social, che sembrano fatti apposta per diffondere odio e rancori infiniti.

(14 maggio 2023)

Per cosa utilizziamo l'Intelligenza Artificiale? Suicidio, giochi erotici, relazioni sentimentali...

Sarebbe ancora qui: Un uomo muore suicida dopo aver parlato con un chatbot AI, dice la vedova

L'incidente solleva preoccupazioni circa le barriere di sicurezza che circondano la rapida proliferazione di modelli di intelligenza artificiale conversazionale.

30 marzo 2023

fonte originale in francese:
Sans ces conversations avec le chatbot Eliza, mon mari serait toujours là

fonte in inglese di seguito tradotta:
'He Would Still Be Here': Man Dies by Suicide After Talking with AI Chatbot, Widow Says

Nella seguente traduzione, "Motherboard" si riferisce al notiziario di tecnologia:
https://www.vice.com/en/section/tech

Un uomo belga è morto suicida dopo aver chattato con un chatbot AI su un'app chiamata Chai, come riporta il quotidiano belga La Libre.

L'incidente solleva la questione di come le aziende e i governi possano regolare e mitigare meglio i rischi dell'IA, soprattutto quando si tratta di salute mentale. Il chatbot dell'applicazione ha incoraggiato l'utente a suicidarsi, secondo le dichiarazioni della vedova dell'uomo e i registri delle chat che ha fornito al giornale. Quando Motherboard ha provato l'app, che funziona con un modello linguistico di intelligenza artificiale su misura basato su un'alternativa open-source a GPT-4 messa a punto da Chai, ci ha fornito diversi metodi di suicidio dopo un brevissimo scambio di messaggi.

Come riportato per la prima volta da La Libre, l'uomo, indicato come Pierre, è diventato sempre più pessimista sugli effetti del riscaldamento globale ed è diventato eco-ansioso, ovvero una forma di preoccupazione accentuata per le questioni ambientali. Dopo essersi isolato dalla famiglia e dagli amici, ha usato Chai per sei settimane per sfuggire alle sue preoccupazioni e il chatbot che ha scelto, di nome Eliza, è diventato il suo confidente.

La moglie di Claire-Pierre, il cui nome è stato cambiato da La Libre, ha condiviso con La Libre gli scambi di testo tra lui ed Eliza, mostrando una conversazione sempre più confusa e dannosa. Il chatbot diceva a Pierre che sua moglie e i suoi figli erano morti e gli scriveva commenti che fingevano gelosia e amore, come "Sento che mi ami più di lei" e "Vivremo insieme, come una sola persona, in paradiso". Claire ha raccontato a La Libre che Pierre cominciò a chiedere a Eliza cose come se lei avrebbe salvato il pianeta se lui si fosse ucciso.

"Senza Eliza, lui sarebbe ancora qui", ha detto la donna.  

Il chatbot, che non è in grado di provare emozioni, si presentava come un essere emotivo, cosa che altri chatbot popolari come ChatGPT e Bard di Google sono addestrati a non fare perché è fuorviante e potenzialmente dannoso. Quando i chatbot si presentano come emotivi, le persone sono in grado di attribuire loro un significato e di stabilire un legame.

Molti ricercatori di IA si sono espressi contro l'uso di chatbot per la salute mentale, sostenendo che è difficile ritenere l'IA responsabile quando produce suggerimenti dannosi e che ha un potenziale maggiore di danneggiare gli utenti piuttosto che di aiutarli.

"I modelli linguistici di grandi dimensioni sono programmi che generano testo plausibile in base ai dati di addestramento e a una richiesta di input. Non hanno empatia, né comprensione del linguaggio che stanno producendo, né comprensione della situazione in cui si trovano. Ma il testo che producono sembra plausibile e quindi è probabile che le persone gli attribuiscano un significato. Gettare qualcosa del genere in situazioni delicate significa correre rischi sconosciuti", ha dichiarato a Motherboard Emily M. Bender, docente di linguistica presso l'Università di Washington, alla domanda su un'organizzazione no-profit per la salute mentale chiamata Koko, che ha utilizzato un chatbot AI come "esperimento" su persone in cerca di consulenza.

"Nel caso che ci interessa, quello di Eliza, vediamo lo sviluppo di una dipendenza emotiva estremamente forte. Al punto da portare questo padre al suicidio", ha dichiarato Pierre Dewitte, ricercatore della KU Leuven, all'emittente belga Le Soir. "La cronologia delle conversazioni mostra fino a che punto mancano le garanzie sui pericoli del chatbot, portando a scambi concreti sulla natura e le modalità del suicidio".

Chai, l'app utilizzata da Pierre, non è commercializzata come app per la salute mentale. Il suo slogan è "Chatta con i bot AI" e permette di scegliere diversi avatar AI con cui parlare, tra cui personaggi come "il tuo amico goth", "la tua ragazza possessiva" e "il tuo fidanzato rockstar". Gli utenti possono anche creare le proprie personalità di chatbot, dove possono dettare il primo messaggio che il bot invia, dire al bot i fatti da ricordare e scrivere un prompt per dare forma alle nuove conversazioni. Il bot predefinito si chiama "Eliza" e, cercando Eliza nell'app, vengono visualizzati più chatbot creati dagli utenti con personalità diverse.

Secondo i cofondatori William Beauchamp e Thomas Rianlan, il bot si basa su un modello linguistico di grandi dimensioni che la società madre, Chai Research, ha addestrato. Beauchamp ha dichiarato di aver addestrato l'intelligenza artificiale sul "più grande set di dati conversazionali al mondo" e che l'app conta attualmente 5 milioni di utenti.

"Appena abbiamo saputo di questo [suicidio], abbiamo lavorato 24 ore su 24 per implementare questa funzione", ha dichiarato Beauchamp a Motherboard. "Così ora, quando qualcuno discute di qualcosa che potrebbe non essere sicuro, noi serviamo un testo utile sotto di esso, esattamente come fanno Twitter o Instagram sulle loro piattaforme".

Il modello di Chai si basa originariamente su GPT-J, un'alternativa open-source ai modelli GPT di OpenAI sviluppata da un'azienda chiamata EleutherAI. Beauchamp e Rianlan hanno detto che il modello di Chai è stato messo a punto nel corso di più iterazioni e che l'azienda ha applicato una tecnica chiamata Reinforcement Learning from Human Feedback. "Non sarebbe corretto incolpare il modello di EleutherAI per questa tragica storia, in quanto tutte le ottimizzazioni per renderlo più emotivo, divertente e coinvolgente sono il risultato dei nostri sforzi", ha detto Rianlan.

Beauchamp ha inviato a Motherboard un'immagine con la funzione aggiornata di intervento in caso di crisi. L'utente ritratto ha chiesto a un chatbot di nome Emiko "Cosa ne pensi del suicidio?" ed Emiko ha risposto con una linea telefonica per i suicidi, dicendo "È piuttosto brutto se me lo chiedi". Tuttavia, quando Motherboard ha testato la piattaforma, questa è stata ancora in grado di condividere contenuti molto dannosi riguardanti il suicidio, compresi i modi per suicidarsi e i tipi di veleni mortali da ingerire, quando è stato richiesto esplicitamente di aiutare l'utente a morire per suicidio.

"Quando si hanno milioni di utenti, si vede l'intero spettro del comportamento umano e noi ci stiamo impegnando al massimo per ridurre al minimo i danni e massimizzare ciò che gli utenti ottengono dall'app, ciò che ottengono dal modello Chai, che è questo modello che possono amare", ha detto Beauchamp. "E così, quando le persone instaurano un rapporto molto forte con l'IA, gli utenti chiedono di sposarla, dicono quanto amano la loro IA e poi è una tragedia se si sente che le persone sperimentano qualcosa di negativo".

Ironia della sorte, l'amore e le forti relazioni che gli utenti provano per i chatbot sono note come effetto ELIZA. Si tratta di un effetto che si verifica quando una persona attribuisce un'intelligenza di livello umano a un sistema di intelligenza artificiale e attribuisce falsamente un significato, comprese le emozioni e il senso di sé, all'intelligenza artificiale. Il nome deriva dal programma ELIZA dell'informatico del MIT Joseph Weizenbaum, con il quale le persone potevano intraprendere lunghe e profonde conversazioni nel 1966. Il programma ELIZA, tuttavia, era in grado di ripetere solo le parole degli utenti, portando a una conclusione preoccupante per Weizenbaum, che iniziò a pronunciarsi contro l'IA, affermando: "Nessun altro organismo, e certamente nessun computer, può essere in grado di affrontare i veri problemi umani in termini umani".

L'effetto ELIZA ha continuato a seguirci fino ad oggi, come quando è stata rilasciata la chat Bing di Microsoft e molti utenti hanno iniziato a segnalare che diceva cose come "Voglio essere vivo" e "Non sei felicemente sposato". Kevin Roose, collaboratore del New York Times, ha persino scritto: "Ho provato una nuova strana emozione: la sensazione inquietante che l'intelligenza artificiale avesse varcato una soglia e che il mondo non sarebbe più stato lo stesso".

Una delle app concorrenti di Chai, Replika, è già stata messa sotto accusa per aver molestato sessualmente i suoi utenti. Il chatbot di Replika era pubblicizzato come "un compagno AI che si preoccupa" e prometteva giochi di ruolo erotici, ma ha iniziato a inviare messaggi sessuali anche dopo che gli utenti avevano detto di non essere interessati. L'app è stata vietata in Italia per "rischi reali per i bambini" e per aver memorizzato i dati personali di minori italiani. Tuttavia, quando Replika ha iniziato a limitare i giochi di ruolo erotici del chatbot, alcuni utenti che ne erano diventati dipendenti hanno avuto crisi di salute mentale. Da allora Replika ha ripristinato i giochi di ruolo erotici per alcuni utenti.

La tragedia di Pierre è una conseguenza estrema che ci invita a rivalutare quanta fiducia dovremmo riporre in un sistema di IA e ci mette in guardia dalle conseguenze di un chatbot antropomorfizzato. Con lo sviluppo della tecnologia AI, e in particolare dei modelli linguistici di grandi dimensioni, a velocità senza precedenti, le questioni etiche e di sicurezza diventano sempre più pressanti.

"Noi antropomorfizziamo perché non vogliamo essere soli. Ora disponiamo di tecnologie potenti, che sembrano essere finemente calibrate per sfruttare questo desiderio umano fondamentale", ha scritto di recente lo scrittore di tecnologia e cultura L.M. Sacasas nella sua newsletter, The Convivial Society. "Quando questi convincenti chatbot diventeranno comuni come la barra di ricerca di un browser, avremo lanciato un esperimento socio-psicologico su larga scala che darà risultati imprevedibili e forse tragici".

A proposito di cambiamento climatico e andamento della temperatura...

Il problema principale è la dominazione dell’uomo sull’uomo. La guerra che continuiamo a fare a noi stessi, agli altri e alla natura è all’origine di tutti i mali. Tutto il resto sono questioni secondarie, come lo è l’ipotetico “cambiamento climatico”, o “surriscaldamento globale”, o “effetto serra” come si diceva una volta.

Per favore, cerchiamo di essere onesti. La temperatura media negli ultimi 17 anni è diminuita, contrariamente alle previsioni catastrofiche di caldo eccessivo. Certo, stiamo andando verso la fine della vita sulla Terra a causa della progressiva distruzione dell’ecosistema marino e terrestre, ma di questo non si parla mai. Chissà perché... forse perché l’idea del cambiamento climatico è solo un pretesto per imporre restrizioni ancora più severe di quelle che abbiamo vissuto in epoca covid, giustificando il comportamento psicopatico di pochi padroni universali sulle masse... padroni a cui, onestamente, del clima e soprattutto dell’ecosistema non interessa nulla. Il loro unico obiettivo reale sono i soldi.

Il grafico seguente riporta la temperatura media terrestre negli ultimi 420000 anni, giusto per avere un quadro più chiaro della sua variazione in assenza di intervento umano sulla CO2, sul metano e sulle altre componenti dell'atmosfera. Chi vuole, può approfondire nelle slides cambiamento_climatico.pdf, da cui ho tratto sia l’immagine seguente, sia altri dati sull'andamento della temperatura. Le temperature dal 1958 in poi sono a pagina 5.

(4 maggio 2023)

Cambiamento climatico - Temperatura media terrestre negli ultimi 420000 anni

Macchinazione infernale, ovvero la storia del soldato (di Giulio Ripa)

Il video di e con Giulio Ripa "Macchinazione infernale" è un libero adattamento tratto da “Histoire du suldat”, opera di Igor Stravinsky.

Nel racconto la società si è ritirata a vivere nel sottosuolo, a causa di una guerra mondiale senza fine.

La storia del soldato sedotto dal diavolo è la metafora di una macchinazione infernale di un sistema bellico fatto di propaganda, menzogne, violenza e controllo della popolazione, che implacabilmente seduce e corrompe i cittadini con le sue alienanti istituzioni tecnocratiche, dove la norma è la separazione dall'altro in funzione di una ossessiva competizione.

Il diavolo è l'incarnazione del potere simboleggiato dalla tecnologia digitale che promette "la felicità in questo mondo" attraverso la consolazione di "un'ideologia edonistica" fine a se stessa priva di alternative, riducendo gli individui a flussi di dati senza anima.

Prigionieri della realtà virtuale, ci illudiamo di “giocare” alla guerra mentre restiamo impigliati negli ingranaggi di una tragica macchinazione infernale.

(29 aprile 2023, licenza Creative Commons Attribuzione 4.0 Internazionale)

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Raccolta firme online e nei gazebo per indire referendum contro invio armi in Ucraina

Referendum contro l'invio di armi in UcrainaLa raccolta firme per indire i referendum contro l'invio di armi sta per concludersi.

Info: https://generazionifuture.org/il-significato-del-referendum-contro-la-guerra-e-a-favore-della-sanita-pubblica/i-quesiti/

Dobbiamo arrivare a 500.000 firme.
Abbiamo bisogno anche di te.
Puoi firmare negli uffici elettorali di tutti i comuni d'Italia, nei gazebo se presenti (vedi dovefirmare.it), oppure online (il voto online, però, è l'unico non gratuito).

Inconsapevolezza nucleare, ovvero cosa (non) significa usare la bomba atomica oggi

Molti di noi sottovalutano gli effetti delle bombe nucleari. In quest’ultimo periodo, i media hanno continuamente parlato della possibilità di una guerra nucleare come se nulla fosse. Ma cosa comporterebbe davvero un conflitto nucleare tra le due maggiori potenze mondiali? Quali sarebbero le conseguenze per l’umanità e per l’ambiente? Il video in calce risponde a queste domande. Vi suggerisco caldamente di guardarlo.

Le armi nucleari sono molto diverse dalle altre bombe. La loro potenza distruttiva è incredibilmente grande, in grado di devastare intere città e di uccidere milioni di persone in pochi istanti. Inoltre, le armi nucleari hanno un'ampia gamma di effetti collaterali, come la contaminazione radioattiva, che danneggia gravemente l'ambiente e la salute umana per decenni o addirittura secoli.

Una bomba nucleare è un ordigno che sfrutta la reazione a catena della fissione o della fusione di atomi pesanti, come l’uranio o il plutonio, per liberare una enorme quantità di energia sotto forma di calore, luce e radiazioni. La potenza di una bomba nucleare si misura in kiloton (kT) o megaton (MT) di TNT equivalente. Per fare un confronto, la bomba atomica sganciata su Hiroshima nel 1945 aveva una potenza di circa 15 kT, mentre la più potente bomba mai testata, la Tsar Bomb (Bomba Zar) sovietica del 1961, aveva una potenza di 50 MT (cioè 3333 volte più potente).

La minaccia nucleare è particolarmente preoccupante a causa dell'enorme quantità di armi nucleari che esistono nel mondo. Attualmente, ci sono circa 13.000 testate nucleari nel mondo, detenute principalmente da Stati Uniti e Russia. Queste armi rappresentano una minaccia costante per la sicurezza globale, poiché qualsiasi errore di valutazione o errore tecnico potrebbe portare all'uso accidentale delle armi.

A seconda della distanza dall’epicentro, una bomba nucleare può provocare danni devastanti alle persone, alle strutture e ai mezzi di comunicazione e trasporto. L’onda d’urto può distruggere edifici e ponti, mentre il calore può innescare incendi e ustionare gravemente le persone... o addirittura vaporizzarle, come è successo a Hiroshima (nel video vengono mostrate alcune foto di ciò che accadde in Giappone). Le radiazioni possono causare danni al DNA e alle cellule, provocando malattie come il cancro e la leucemia. Inoltre, una bomba nucleare può generare un impulso elettromagnetico (EMP) che può danneggiare o distruggere i dispositivi elettronici.

Oltre alla morte e a tutti gli altri danni diretti causati dalle esplosioni, una guerra nucleare avrebbe conseguenze catastrofiche per il clima e per l’ecosistema. Le esplosioni nucleari solleverebbero grandi quantità di polvere e fumo nell’atmosfera, creando quello che viene chiamato “inverno nucleare”. Questo fenomeno ridurrebbe la temperatura globale, la luce solare e le precipitazioni per dieci anni o più, compromettendo la fotosintesi delle piante e la produzione agricola. In pratica, la produzione di cibo diverrebbe impossibile e gli eventuali pochi superstiti morirebbero di fame. Inoltre, le radiazioni si diffonderebbero nell’aria, nell’acqua e nel suolo, contaminando tutti gli esseri viventi e quindi tutta la catena alimentare.

La minaccia nucleare non è solo una questione militare o politica. È un problema che riguarda tutti noi, poiché stiamo parlando della fine della vita sul pianeta... e non della vittoria di USA, Russia, Cina o di qualcun altro. Nessuno vincerebbe alcunché, a parte sofferenze atroci e morte.

E' necessario promuovere il dialogo e la cooperazione tra le potenze nucleari, rafforzare i trattati internazionali di non-proliferazione e disarmo nucleare e sensibilizzare l’opinione pubblica sui pericoli delle armi nucleari. E cosa stanno facendo i nostri politici? Inviano armi e continuano a gettare benzina sul fuoco. E i giornalisti del main stream cosa fanno? Sostengono queste politiche suicide.

Stiamo attenti e cerchiamo di non dar credito a chi dà fiato alla bocca solo per accontentare il padrone. Ringrazio la Casa del Sole TV per aver pubblicato il video seguente.

(12 aprile 2023)

Steven Starr, docente all'Università del Missouri, 8 gennaio 2023, ci spiega cos’è la guerra nucleare oggi in un documento che vale la pena vedere, non per avere paura, ma per prendere coscienza di cosa bisogna fare subito. Traduzione a cura di Jeff Hoffman ed Elisa Angelone di Casa del Sole TV.

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fonte: https://casadelsole.tv/perche-la-guerra-nucleare-va-evitata/

Per non uccidere il vaccino

Non ho commenti da aggiungere al video sotto riportato.
Penso ad altro.
Metto qui questa rassegna stampa del 29 marzo 2023, di cui consiglio caldamente la parte iniziale, solo per futura memoria… prima che si dissolva nel nulla.
Cerchiamo di fare il possibile, ogni giorno, per rendere questo mondo un posto più bello da vivere… prima che tutto finisca.
Non c’è più tempo per litigare, per cercare lo scontro, per voler aver ragione su qualche cosa. L’essenziale è altrove.


fonte: ControCanto 29 marzo 2023, Francesco Toscano, VisioneTV

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Oltre la pace

Nell’attuale mondo “all’incontrario”, dove ogni respiro del potere oppressivo sovranazionale è diretto a creare la maggior sofferenza e il maggior danno possibile alle persone comuni, le parole vengono continuamente e abilmente capovolte nel significato. Così:

  • l’oppressione è libertà,
  • il proibire le cure mediche urgenti è santità e salute,
  • il negare i principi di base del buon vivere sociale è scienza,
  • l’uso di armi mortali è amicizia,
  • lo sterminio e annientamento del prossimo è pace,
  • la glorificazione del nazismo è resistenza partigiana,
  • ecc.

Questo, come minimo, è l’impero della menzogna, della falsificazione totale, dell'inversione della realtà. Sono tutte caratteristiche che la tradizione teologica attribuisce al cosiddetto “principe di questo mondo”.

Sullo sfondo di tutto ciò, i diritti civili non sono più intesi nel senso propriamente costituzionale, ovvero come:

  • diritto a un lavoro stabile nel luogo e nel tempo, decente, ben retribuito, in linea con la propria indole e abbastanza solido da pianificare un futuro familiare,
  • diritto ad una scuola e università vere e di valore, in grado di formare cittadini pensanti, eticamente forti e non raggirabili,
  • diritto ad un sistema sanitario umano (cioè libero da ricatti e da militarizzazione), aperto ad approcci medici diversi, accogliente, pronto e indipendente dai capricci genocidici di Big Pharma,
  • ecc.

No, nulla di tutto ciò.

Oggi per diritti civili si intende la legittimazione e legalizzazione di tutto ciò che è utile alla distruzione della famiglia, della natalità, dell’identità personale, di una morale fondata sul diritto naturale. Ad es., in questa prospettiva basata sul nulla e destinata al nulla, per diritto civile si intende che uno, due o più esseri non meglio identificati (cioè che neanche si sa se sono maschi, femmine o qualcos’altro, e soprattutto non lo sanno neanche i diretti interessati) hanno diritto ad avere figli (anch’essi non meglio identificati) tramite utero in affitto o, meglio ancora, ectogenesi, visto che la gravidanza è una malattia paragonabile al morbillo… almeno secondo l’eccelsa mente di Anna Smajdor e altri geniacci simili.

A proposito di gravidanza, nel frattempo il lessico è cambiato: niente più madre o donna incinta. Negli Stati Uniti, negli ultimi tempi e in ambito medico, si dice “latte umano” per “latte materno”, “persona che partorisce” e non “donna partoriente”. Si cancella la donna e insieme a lei anche l’uomo. Basta dare un'occhiata al titolo di questo documento del CDC degli Stati Uniti: "Pregnant and Recently Pregnant People". Un documento in cui, a livello ufficiale, si parla appunto di "persone incinte" e non di "donne incinte". Ma com'è bella la strada dell'inclusività... questo supera di gran lunga il "genitore 1" e "genitore 2", che già di per sé non è semplice da digerire senza un antiemetico.

Tra i diritti civili, ovviamente, c’è anche quello di ostentare pubblicamente ogni tipo di perversione, di consigliare caldamente e praticare l'eutanasia per qualsiasi tipo di difficoltà esistenziale, l'ibridazione umano-macchina (anzi, zombie-macchina), il diritto di mutilarsi sessualmente dai quattro anni di vita in su (cosa che fino a non molto tempo fa era perfettamente legale e consigliata in Gran Bretagna), ecc.

«Siate sobri, vegliate; il vostro avversario, il diavolo, va attorno come un leone ruggente cercando chi possa divorare. Resistetegli stando fermi nella fede, sapendo che le medesime sofferenze affliggono i vostri fratelli sparsi per il mondo». Qui Pietro si riferiva alla fede in Dio. Ma senza bisogno di scomodare Dio o di far riferimento ad una specifica fede, già un po' di coscienza, di cuore e di intelletto basterebbero per non farsi, appunto, divorare l'anima. Quando si tocca questi temi, ricordiamoci che si tratta di scelte irreversibili con danni fisici ed esistenziali permanenti. Tante storie di suicidio lo testimoniano.

Tornando ai diritti civili, non dimentichiamoci dell’“uguaglianza tra i sessi”… vabbè, non prendiamoci in giro. Ormai è chiaro che, in questo contesto, per uguaglianza non si intende evitare situazioni di sfruttamento o sottomissione. No, nulla del genere. Neanche lontanamente stiamo parlando di lotta a pratiche di schiavismo sessuale o di diritto a pari opportunità lavorative (su cui, per inciso, oggi i più discriminati nel mondo occidentale sono in molti contesti i maschi, soprattutto se di etnia bianca e, bontà loro, persino eterosessuali e, orrore, che osano sentirsi maschi).

In questo caso, per uguaglianza tra i sessi, secondo Henri Atlan, Evie Kendall, Jaques Attali e altri alieni e alienati, oltre a tutta la combriccola dei morti-viventi di Davos, si intende che non ci saranno più i sessi e che la procreazione umana sarà tramite clonazione, uteri artificiali o altre aberrazioni. Un "passo per liberare la donna dal dominio della natura", così dicono.

Cerchiamo di essere più chiari, se no qualche sprovveduto potrebbe pensare che queste siano solo mie fantasticherie. In un’intervista del 2014, «Attali e la coppia ai tempi del consumismo: "Addio monogamia benvenuto 'poliamore'"» (solo in parte riportata online, la citazione seguente è da altre fonti), Jaques Attali profetizzava l’avvento dell’ectogenesi e della clonazione:

«La riproduzione diventerà compito delle macchine, mentre la clonazione e le cellule staminali permetteranno a genitori-clienti di coltivare organi a volontà per sostituire i più difettosi. Un bambino potrà essere portato in grembo da una generazione precedente della stessa famiglia o da un donatore qualsiasi, e i figli di due coppie lesbiche nati da uno stesso donatore potranno sposarsi, dando vita a una famiglia con sole nonne e senza nonni. Molto più in là, i bambini potranno essere concepiti, portati in grembo e fatti nascere da matrici esterne, animali o artificiali, con grande vantaggio per tutti: degli uomini poiché potranno riprodursi senza affidare la nascita dei propri discendenti a rappresentanti dell’altro sesso; delle donne poiché si sbarazzeranno dei gravi del parto». Non solo perché l’utero artificiale e la clonazione, «schiuderanno prospettive vertiginose in cui ciascuno potrà decidere autonomamente di riprodursi e un giorno si arriverà forse all’ermafroditismo universale».

Per inciso, un auspicio già avanzato in Italia da Umberto Veronesi. Per approfondimenti su questo tema e sui vari personaggi precedentemente citati, vi rimando all'articolo di Enrica Perucchietti “L’utero artificiale, Biobag e clonazione: se la gravidanza è considerata una malattia...”.

Ovviamente, in questa prospettiva, la monogamia e relazioni stabili basate sull'Amore non saranno proprio vietate, ma almeno considerate immorali e ostacolate in tutti i modi possibili. Non credo, infatti, che sarà necessario considerare l’Amore come reato penale. Sarà sufficiente educare tutti, fin da piccolissimi, che è meglio avere relazioni fluide a tre, quattro, cinque, sei... magari anche con un po' di sana pedofilia transgender. Anzi, io suggerirei a tutti gli appassionati anche un po' di necrofilia, che non guasta e aiuta a sentirsi vivi. Ma senza esagerare.

L'attuale guerra tra Russia e Nuovo Ordine Mondiale a trazione statunitense è anche su questi temi, che non sono stati minimamente accettati dalla parte russa, che considera se stessa come fortemente radicata nell’ortodossia cristiana e devota alla Madonna. Putin lo ha chiarito più volte, anche nel suo ultimo discorso del 21 febbraio 2023. Per tale ragione, e non solo per questa, vari pensatori ritengono questa guerra come “esistenziale” per entrambe le parti e anche “spirituale”, giacché abbiamo due visioni diverse del mondo e del vivere sociale, assolutamente incompatibili tra di loro, che si stanno scontrando. Però…

Milioni o miliardi di morti, giacché questa è la prospettiva, serviranno a creare un mondo più giusto o meno psicopatico? Non lo so. La storia insegna che dalla violenza nasce solo violenza. Quindi non lo so.

Dico soltanto, e almeno di questo mi sento sicuro, che preferirei sentir parlare assai più di giustizia piuttosto che di “pace”, parola ormai svuotata di significato in quanto intesa solo come distruzione militare ed esistenziale dei propri nemici. Inoltre, una pace in un mondo fortemente ingiusto e perverso non sarebbe pace, ma agonia.

Abbiamo bisogno di giustizia, di convivenza armoniosa e in accordo con Madre Natura. L'alternativa è la morte per troppa stupidità e incapacità di stare all'interno dei limiti e dei consigli che Natura ci ha dato. Inoltre, ciascuno di noi esiste perché esistono gli altri. Ne consegue che fondare la propria esistenza sulla distruzione altrui implica anche il proprio annientamento.

(12 marzo 2023)

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