Tullio De Mauro: le competenze linguistiche degli italiani (video)
Nel breve video in calce (di cui è disponibile la trascrizione integrale), Tullio De Mauro, celebre linguista italiano, si basa su ricerche internazionali per dimostrare la grave carenza di qualità nella formazione erogata dalla scuola e dall'università italiana. Egli evidenzia anche le conseguenze economiche negative della generalizzata incompetenza linguistica, auspicando un serio impegno della classe dirigente a ripensare in modo radicale il funzionamento di certi segmenti della scuola e dell’università. L'Italia ha un serio problema culturale.
Si veda anche il mio precedente articolo "Pedagogia nell'era digitale - I perché del bisogno d'un cambiamento radicale e profondo della scuola", nel quale avevo citato gli stessi dati presi in esame da De Mauro.
Francesco Galgani,
9 febbraio 2015
Come prepararsi per la Santa Pasqua (messaggio per tutti, credenti e non)
Oggi è il 6 febbraio 2016. Tra "soli" 50 giorni sarà Pasqua... e se questo sarà davvero un anno di rinnovamento interiore, come ho augurato a dicembre 2015 nel mio messaggio "2016: un anno importante per ripulire il proprio cuore", allora vale la pena di pensare per tempo a questa festa, accogliendola come merita, cioè senza creare tanta inutile sofferenza e con uno sguardo di Amore e di Compassione il più ampio possibile. Per tale ragione, regalo ai miei lettori - con congruo anticipo - il volantino in calce, scaricabile a questo link.
Ringrazio chi avrà la sensibilità di leggerlo e di rifletterci,
Francesco Galgani
La dieta vegan aiuta a mantenere il peso ideale
Physicians Committee for Responsible Medicine. Vegan Diets Associated with Lower Weights. November 18, 2013. Breaking Medical News. PCRM.org
Traduzione di http://www.informazionealimentare.it/?p=1669
Le persone che seguono una dieta vegan sono più magri e assumono più nutrienti protettivi come beta-carotene e fibre, secondo un nuovo studio pubblicato sull’edizione di dicembre del Journal of the Academy of Nutrition and Dietetics. I ricercatori hanno raccorto dati su 71 751 partecipanti dell’Adventist Health Study 2 per cinque anni. I partecipanti sono stati classificati in cinque modelli alimentari: vegan, latto-ovo-vegetariani, semivegetariani, consumatori di pesce e non vegetariani. Tra i non vegetariani è risultato un più alto consumo di grassi saturi e minor consum di fibre, in confronto al gruppo vegan. Il gruppo vegan (erano così definiti i soggetti che consumavano cibi animali meno di una volta al mese) aveva i più alti introiti di beta-carotene, fibre, potassio e magnesio, rispetto a tutti gli altri gruppi. Il gruppo vegan è risultato avere il più basso indice di massa corporea (IMC, rapporto tra peso e quadrato dell’altezza) e la più bassa prevalenza di obesità., in confronto agli altri gruppi. I livelli di IMC e la prevalenza dell’obesità aumentavano in proporzione al consumo di cibi animali
Dieta vegetale è amica dell’ambiente, dieta onnivora no
[COMUNICATO STAMPA di NEIC – Centro Internazionale di Ecologia della Nutrizione]
Dieta vegetale amica dell’ambiente, non certo nemica, come confermato da decenni di studi: assurdo confrontare le calorie della pancetta con quelle dell’insalata!
Pubblicato da AgireOra.org il 17 dicembre 2015.
Varie agenzie e giornali titolano in questi giorni “Dieta vegetariana nemica dell’ambiente” e frasi simili, sostenendo che “la pancetta ha un minor impatto ambientale rispetto all’insalata” a parità di calorie.
Il problema di base in questo ragionamento è l’assurdità di mettere a confronto l’impatto “a parità di calorie” di due cibi con contenuto calorico diversissimo: sarebbe come dire che bere 1 litro di acqua ha un impatto infinitamente maggiore del mangiare 1 etto di pancetta “a parità di calorie”, visto che l’acqua ha un contenuto calorico nullo!
Ma in una normale dieta quotidiana il fabbisogno calorico non si ricava né dall’acqua, né dalle verdure: da queste ultime si ottengono la fibra, vitamine, minerali, fitocomposti, tanti micro e macro nutrienti utili, anzi indispensabili, alla nostra salute. Non è alla verdura che ricorriamo per raggiungere la quota calorica necessaria, ma ai cereali, ai legumi, alla frutta secca e semi, all’olio.
