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Chiavi di lettura della poesia “Audizione” e del quadro “Con te”

Mi capita di rado di voler fornire una possibile chiave di lettura delle mie produzioni artistiche. L’esperienza mi ha insegnato che ciascuno di noi, di fronte alla stessa opera, ha reazioni, intuizioni, emozioni diverse, spesso riuscendo a vedere quello che neanche l’autore aveva visto.

Stavolta, però, sento di voler aggiungere qualche parola sul significato che ho dato a quel che ho fatto.

Vorrei partire dalla poesia “Audizione”, la trovi qui:
https://www.informatica-libera.net/content/audizione

Questa poesia è in realtà una meditazione interiore, una sorta di mantra silenzioso.
Il titolo, seppur ispirato ad una reale audizione di un’amica, qui si riferisce a qualcosa di più generale: immaginando la vita come un teatro, il nostro vissuto è una continua audizione in questo teatro, il teatro della vita, in cui siamo continuamente in prova. I versi che seguono corrispondono alle fasi di tre respirazioni: prima inspirazione (accolgo), prima espirazione (proteggo), seconda inspirazione (amo), seconda espirazione (risplendo), terza inspirazione (grazie), terza espirazione (grazie). L’attenzione è al respiro è fondamentale in quasi tutte le meditazioni. I significati: “accolgo”, l’accoglienza verso la vita è qualcosa di più grande dell’accettazione, è un sentimento positivo verso tutto; “proteggo”, la protezione è qualcosa di più del rispetto, indica un intento attivo nell’aver cura delle cose preziose della vita; “amo”, l’amore indica il senso di unione e l'appartenenza a qualcosa di più grande, è la condizione di chi si sente un gioiello in un nodo della rete di Indra; “risplendo”, indica lo splendore del gioiello, cioè di se stessi, all’interno della rete di Indra, insieme a tutti gli altri gioielli; “grazie” e ancora “grazie”, la gratitudine è alla base del miglior destino possibile.

Adesso vorrei passare al quadro “Con te”, lo trovi qui:
https://www.informatica-libera.net/content/con-te

Il quadretto è accompagnato da una poesia di quattro versi. Nelle mie intenzioni, poesia e quadro partono dal presupposto che le qualità personali sono innanzitutto qualità relazionali, perché la vita è relazione.

Il titolo “Con te” si riferisce al fatto che le qualità del guerriero nel quadro (o guerriera, se vogliamo declinarlo al femminile) sono qualità che ciascuno di noi può avere nel relazionarsi con la vita e con gli altri. Avevo in mente Shijo Kingo come archetipo, oltre a esprimere me stesso, quindi il guerriero-samurai a cui si riferiscono poesia e quadro è tale nel regno della fede.

La “fede incrollabile” nel secondo verso è una qualità personale e relazionale, perché le forme-pensiero o eggregore in cui siamo inseriti aiutano ad alimentare (o a non alimentare) tale fede. Quindi la fede incrollabile è tale perché esistono relazioni positive, da ciò, di nuovo, il senso del titolo “Con te”. Non a caso consideriamo fondamentale la comunità dei credenti.

Il terzo verso, “Amore”, indica la migliore possibile tra tutte le qualità relazionali: giudizio, lamentele e pretese non ci sono più, c’è soltanto  il sentirsi parte di qualcosa di più grande, da accudire e proteggere.

L’ultimo verso, “Shakubuku vivente”, è il migliore auspicio per ciascuno di noi: la nostra fede è tale se la viviamo, e vivendola non abbiamo bisogno di far tanti discorsi. E’ la totale corrispondenza tra noi e Nam-myoho-renge-kyo.

(22 maggio 2021)

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