Ciascuno di noi è un bene necessario, indispensabile

Ciascuno di noi è un bene necessario, indispensabile per il proseguimento della vita. Nel senso che adesso la vita sta proseguendo per il tramite di noi e, nella sua tanto grandiosa quanto celata progettualità, noi facciamo parte dei suoi piani.

Nulla è per caso. La vita non è nata per prove ed errori, né con una lenta gradualità basata su tentativi approssimativi senza una logica, ma già formata nella pienezza della sua misteriosa complessità. Già Darwin scrisse: «Supporre che l’occhio, con tutti i suoi inimitabili meccanismi […], si possa essere formato per mezzo della selezione naturale, sembra, lo confesso liberamente, assurdo al massimo grado». E io aggiungo che tutta la sua teoria basata sull’evoluzione tramite selezione naturale, ovvero sulla competizione, cioè guerra, del più aggressivo e violento sul più tranquillo e pacifico, è assurda al massimo grado, visto che storicamente è servita più come base ideologica per il colonialismo, per il nazismo e per il modello imperante neoliberista, più che come spiegazione scientifica. Un’evoluzione c’è stata, ma non partendo da zero, non senza intelligenza, non senza gusto estetico, e non senza salti che poco hanno a che fare con l’adattamento all’ambiente.

Ogni specie vivente è interconnessa e indispensabile a tutte le altre, stesso discorso per ciascuno di noi. Se la natura ha creato gli esseri umani, unica specie vivente a non avere un habitat né difese corporee di base, allora vuol dire che ne ha bisogno e che non può esserci vita su questo pianeta senza di noi, potenzialmente predisposti per poter vivere ovunque. Parimenti, se un cataclisma spazzasse via noi, la specie con maggiori possibilità di adattamento di tutto il pianeta, ciò significherebbe che ogni angolo della Terra sarebbe diventato inabitabile non soltanto per noi, ma anche per gli altri viventi.

Dobbiamo smetterla di pensare e di dire che l’essere umano è un cancro per il pianeta o che ciascuno di noi è utile ma non indispensabile. Questa è una ideologia antiumana funzionale soltanto ai nemici dell’umanità. Noi siamo un bene e una benedizione necessaria per questo pianeta e per l’intero universo, sia come specie, sia come singole persone.

Quanto al contributo negativo dell’essere umano nell’equilibrio dell’ecosistema e nella salubrità dell’ambiente, fino alle conseguenze estreme di aver prodotto armi che con un solo colpo potrebbero distruggere intere nazioni, questa è una diretta conseguenza di avere un sistema valoriale e sociale fondato soltanto sui soldi. Se c’è una malattia vera da combattere non è l’esistenza dell’essere umano o dei suoi legittimi bisogni, ma il continuo propagandare che ciò che produce soldi è morale e giusto e ciò che non li produce no. E’ questa la grande menzogna e la causa di tutti i mali.

L’amore è la massima forma di intelligenza e la base per il proseguimento della vita.

(24 giugno 2023)

I BLOCCATI DI FB

Bloccateci coglioni,
servi di servi oscuri
che vivono in prigioni
con luci artificiali
e con le grate d'oro.

Toglieteci la voce,
bloccateci i pensieri
voi resterete servi
di contrabbandieri
con gerle e con piccozze
su luridi sentieri
dove v'è il sol che inonda solo uomini veri
che pur se rinchiusi
nei vostri cimiteri
come farfalle volano
in cieli tersi e chiari
dove i giusti volteggiano
e non saran mai schiavi.

Salvatore Armando Santoro
(Boccheggiano 24.6.2023 - 13:37)

Che cos'è l'intelligenza?

L’amore è la massima forma di intelligenza e coincide con la vita stessa.
Tutto il resto è funzionale alle comprensione di ciò, anche quando l’esperienza del momento ci porta altrove.
C’è un motivo nascosto dietro a tutto.

"Amore" è anche quella parola che l'uomo si dovette inventare quando gli spuntò l'intelletto.
Tutte le altre specie senza intelletto, invece, continuarono ad amare e basta.

(21 giugno 2023)

Intelligenza Artificiale, Putin, World Economic Forum

Da decenni, nel mondo occidentale, l’avvento di una Intelligenza Artificiale sempre più evoluta è presentato come una conseguenza ineluttabile di uno sviluppo tecnologico necessario, inarrestabile e connaturato all’esistenza umana.

Tali premesse sono opinabili, seppur sedimentate e condivise nell’inconscio collettivo. Potremmo ragionare sul fatto che l’adozione su larga scala di una certa tecnologia non sia la necessaria conseguenza della sua esistenza, ma l’effetto della “volontà di dominio” di chi ha abbastanza potere da imporre a tutti le proprie scelte. Se poi questa volontà di dominio prevale sempre e comunque, e se l’Intelligenza Artificiale è funzionale ad essa, come in effetti lo è, allora possiamo dire che, in questo senso, lo sviluppo dell’Intelligenza Artificiale non è in alcun modo frenabile.

Con l’una o l’altra premessa, la prima più suggestiva e ipnotica, l’altra più politica e ragionata, la conclusione è sempre la stessa, ovvero macchine apparentemente sempre più intelligenti, più capaci, più integrate nell’esistenza umana.

Quali prospettive ne conseguono? E qui si apre un grande bivio… In questo articolo, provo a render conto di due prospettive diametralmente opposte.

Secondo il World Economic Forum, che rappresenta l’ideologia dominante nel mondo occidentale, l’Intelligenza Artificiale è inserita nel seguente contesto:
- sostituzione dell’umano con la macchina, con sempre minore occupazione;
- sostituzione del reddito da lavoro, non più disponibile, con un reddito minimo di cittadinanza;
- cittadinanza a punti, ovvero soggetta ai cosiddetti “crediti sociali”;
- eliminazione della proprietà privata e dei mezzi di produzione per concentrarli nella mani di poche corporations, secondo la massima, ufficialmente pubblicizzata, in base alla quale “nel 2030 non avrai più nulla e sarai felice”;
- identità liquida, ovvero annientamento della famiglia, della dualità maschio/femmina, di qualsiasi possibile radicamento nel territorio e in comunità locali, del possesso di oggetti, immobili o mezzi di trasporto con cui potersi identificare;
- ibridazione umano/macchina;
- privatizzazione di tutto e accesso a qualsiasi servizio soltanto in conseguenza di un pagamento (con un evidente cortocircuito rispetto al fatto di non possedere più né soldi propri né beni);
- eliminazione dei soldi così come li abbiamo conosciuti, siano essi contanti o digitali, e sostituzione con cryptovalute di stato non soltanto a privacy zero, ma “programmabili” e “a scadenza”, ovvero l’uso del denaro sarà possibile soltanto nei modi e nei tempi previsti;
- modello sanitario basato su vaccinazioni ricorrenti e non sulla cura né tanto meno sulla prevenzione primaria, le quali devono essere bandite e criminalizzate;
- controllo totale di pensieri, parole e azioni di qualsiasi persona tramite IoT (Internet delle Cose), 5G/6G, Intelligenza Artificiale, chips nel corpo, crediti sociali, militarizzazione e nazificazione di tutti gli aspetti di base della società, green pass internazionale per accedere ai servizi di base e per poter uscire di casa, et similia damnationes;
- politiche “green” di lotta non all’inquinamento che ormai ha trasformato fiumi e oceani in immondezzai, non alla distruzione dell’ecosistema per mano umana, non all’estinzione di alcune specie provocata dal bracconaggio selvaggio e da alcune pratiche agricole e di allevamento, non all’incessante abbattimento dell’Amazzonia e agli incendi intenzionali delle grandi foreste, non al disastro provocato dall’uso fuori controllo di antibiotici negli allevamenti e dai veleni di BigPharma usati nell’agricoltura, non all’abuso coloniale di poche multinazionali dei paesi più poveri, non alle manipolazioni genetiche di animali e piante, ma… lotta al cosiddetto e fantomatico “cambiamento climatico”, a sostegno e giustificazione di politiche repressive dei diritti fondamentali dell’essere umano;
- geoingegneria per dominare il clima e, più in generale, le forze della natura, anche provocando catastrofi pur punire le nazioni non allineate con questa agenda;
- progressiva riduzione della popolazione e deindustrializzazione, tramite vaccini, guerre, diffusa omosessualità, completo cambio di genere (con conseguente mutilazione dei genitali), e altre politiche sociali, ideologiche ed economiche ad hoc;
- miseria indotta dal sistema e sindromi depressive gravi, di cui ciascun individuo sarà colpevolizzato e in conseguenza delle quali potrà legalmente e legittimamente richiedere l’eutanasia, mancando qualsiasi assistenza statale o comunitaria;
- sessualità completamente libera, legalizzata e incentivata in ogni sua forma, compresi pedofilia e incesto, ma svincolata dalla riproduzione, anzi sesso e riproduzione dovranno essere due cose completamente distinte e non sovrapponibili in alcun modo;
- riproduzione della specie tramite maternità surrogata (ovvero utero in affitto) e, in prospettiva, ectogenesi per svincolare la riproduzione non soltanto dall’esistenza di una coppia composta da uomo e donna, ma anche dall’idea che la maternità sia un compito esclusivo e specifico della donna in conseguenza di un rapporto sessuale con un uomo;
- come conseguenza del punto precedente, faremo a meno della differenziazione tra maschio e femmina;
- uso di una nuova lingua politicamente corretta ed eticamente corrotta, in cui il senso delle parole è invertito, ambiguo, ideologizzato, e la cui grammatica non permetta più la distinzione tra pronomi e sostantivi maschili e femminili;
- governance basata su continue emergenze indotte, sulla guerra e sull'autosabotaggio;
- criminalizzazione di qualsiasi sentimento religioso che abbia radici storiche e sostituzione delle religioni classiche con un unicum luciferino, che nel suo agghiacciante sincretismo sarà a supporto e giustificazione di tutti i punti precedenti e farà del principe di questo mondo il nuovo unico e vero Dio.

Forse ho tralasciato qualche punto, ma nel complesso questo è il nuovo mondo che le oligarchie di Davos, città svizzera in cui ogni anno si riunisce il World Economic Forum, vogliono per noi.

Questa visione occidentale del futuro prossimo, fissato nell’Agenda 2030, è coerente nella sua straordinaria follia e in parte l’abbiamo già sperimentata o la stiamo sperimentando adesso.

La mia previsione è che tutto ciò finirà male, molto male, anche con una possibile guerra nucleare, perché una tale distopica visione è costretta a scontrarsi con la complessità del reale, col funzionamento della natura, e con tutte quelle forze terrene e non terrene che non sono d’accordo neanche un po’ con questi progetti. Questo è uno dei motivi alla base dell’attuale scontro anche militare tra Occidente, rappresentato dalla NATO, e resto del mondo, che ha Russia e Cina tra le sue maggiori forze. Non l’unico motivo, comunque.

Sia ben chiaro che questa agenda demoniaca è in parte condivisa anche dal mondo non-Occidentale, cioè quello al di fuori del cosiddetto “golden billion”, e che entrambi i mondi sono eterogenei, avendo forze contrapposte al loro interno.

Ci sono però alcune differenze fondamentali. Torniamo da dove siamo partiti con questo articolo, ovvero all'Intelligenza Artificiale. Abbiamo già visto che tra le conseguenze attese ci sono mancanza di lavoro e miseria via via crescenti, oltre a salari sempre più bassi anche per lavori altamente qualificati. Da decenni ci viene preannunciato questo risultato.

E l’altra parte del mondo cosa ne pensa?

Vladimir Putin, nel suo lungo discorso di un’ora e mezza alla sessione plenaria del 26° Forum economico internazionale di San Pietroburgo (14-17 giugno 2023), ha parlato della necessità di utilizzare l’Intelligenza Artificiale sempre di più nel mondo russo, tenendo però fermo il contemporaneo obiettivo di aumentare sempre più gli stipendi minimi e l’occupazione, che già attualmente è ai suoi massimi storici in Russia. Ha parlato di un modello di mercato e di governance a vantaggio dell’economia e dell’occupazione, non a svantaggio. Ha parlato di politiche per favorire le PMI, non per distruggerle.

Le conseguenze dell’Intelligenza Artificiale non sono quindi necessariamente distruttive per il lavoro, come propagandato in Occidente, ma anzi costruttive? Forse le conseguenze dell’Intelligenza Artificiale nell’economia non sono un destino inevitabile, ma una scelta politica?

Ecco un estratto del discorso di Putin su questo punto:

«[...] La prossima questione importante è quella che viene chiamata "gestione basata sui dati". Questo approccio dovrebbe essere applicato quasi ovunque nei trasporti e nelle comunicazioni, nella medicina, nell'istruzione, nel governo, ecc.

Dobbiamo attuare e utilizzare attivamente questi sviluppi, sostenere la preparazione del software nazionale nel campo dei big data, avviare progetti nel campo dell'Intelligenza Artificiale e, naturalmente, rafforzare la sicurezza delle informazioni e monitorare il movimento dei dati in modo che non danneggi sicurezza nazionale o gli interessi dei nostri concittadini. I miei colleghi ed io abbiamo già concordato azioni concrete in questo settore.

Sfortunatamente, c'è anche un arretrato: dobbiamo recuperare il ritardo e attenerci rigorosamente ai piani definiti per il futuro. Ascolteremo presto la relazione del governo su questo argomento.

Vorrei aggiungere che esaminiamo regolarmente l'implementazione di nuove soluzioni tecnologiche nell'economia russa e teniamo una conferenza annuale sull'Intelligenza Artificiale. E a partire da quest'anno, stiamo lanciando una nuova piattaforma speciale, il Future Technology Forum, dove ogni anno discuteremo di aree all'avanguardia dello sviluppo tecnologico.

Aziende, regioni e gruppi di ricerca presenteranno i loro sviluppi e condivideranno le loro esperienze nello sviluppo delle ultime soluzioni. Il primo forum avrà luogo molto presto, a luglio. Saranno discusse idee promettenti nel campo dell'informatica e del trasferimento dei dati. Invito tutti a partecipare.

Lo sviluppo tecnologico è ormai rapidissimo e non basta più automatizzare i singoli processi produttivi per garantire uno sviluppo efficiente: occorre agire sulla scala di interi mercati. Esistono già esempi di successo di tali piattaforme funzionanti in Russia: questi includono la piattaforma di Yandex nel mercato dei taxi – ne ho già parlato -, il sistema di prestito automatico di Sberbank e la piattaforma di e-commerce di Ozon.

Ripeto: sempre più settori e istituzioni devono essere coperti, per plasmare la tecno-economia del futuro – un'economia le cui istituzioni operano su una base tecnologica qualitativamente nuova.

Il principio della piattaforma di governance basata sui dati è anche attivamente implementato nelle attività quotidiane del governo russo e dei nostri colleghi nelle regioni. Siamo tra i leader mondiali incondizionati in molte aree di questo lavoro sull'uso dei nuovi principi dello stato digitale, e questo è un dato di fatto. Dobbiamo rafforzare queste posizioni e andare oltre. [...]»

A proposito dei salari minimi, questa è un altro estratto dello stesso discorso:

«[…] Ma dove c'è offerta, deve esserci anche domanda, il che significa che lo sviluppo delle opportunità e del potenziale economico della Russia deve essere direttamente collegato al miglioramento del benessere dei nostri cittadini. Questa è la ragione della crescita economica.

Vorrei finire dove ho iniziato. Non si tratta solo di mantenere bassa l'inflazione e alta l'occupazione: è anche importante garantire che i redditi delle persone crescano più velocemente.

L'economia russa deve diventare un'economia ad alto salario, con nuovi requisiti per il sistema di istruzione professionale, una maggiore produttività del lavoro, anche attraverso l'automazione e nuovi sistemi di gestione, posti di lavoro e condizioni di lavoro moderne e di qualità.

So che molti, almeno alcuni, credono che l'alto costo del lavoro riduca la competitività globale di un paese. Ovviamente, una tale visione aveva delle basi, ma è superata o, si potrebbe dire, obsoleta: non tiene conto delle realtà di oggi, per non parlare delle tendenze di domani.

Se diciamo che il futuro di qualsiasi economia, inclusa l'economia russa, risiede nell'alta tecnologia, è impossibile ottenere un lavoro di qualità nel campo dell'alta tecnologia utilizzando manodopera poco qualificata e, se si tratta di una forza lavoro altamente qualificata, deve essere remunerato. Solo dove il lavoro è remunerato in modo decente, lavoreranno persone professionali e qualificate, si produrranno prodotti di qualità, la domanda aumenterà e la sua struttura cambierà, e quindi è solo lì che "saranno possibili uno sviluppo e una leadership tecnologica ed economica veramente sovrani".

Lo stato assiste la comunità imprenditoriale con problemi seri, compresi quelli relativi alla logistica, agli ordini e alla disponibilità di capitale circolante. Cari colleghi, abbiamo il diritto di aspettarci misure reciproche da imprenditori e aziende, nonché una dimostrazione della loro responsabilità sociale. Ne parliamo tutto il tempo. […]»

La visione di Putin, su questi aspetti, è diametralmente opposta a quella occidentale. Da una parte abbiamo un mondo occidentale, e in particolare europeo, che ha scelto la strada dell’autosabotaggio e del suicidio. Dall’altra parte, e in particolare in Asia, le strade prese portano in direzioni che vanno verso la vita, e non verso la morte.

Ciò non toglie che la presenza capillare dell’Intelligenza Artificiale in ogni aspetto della vita mi sembri comunque molto pericoloso.

Il video seguente riporta per intero il discorso di Putin, doppiato in italiano. Sotto il video, riporto la trascrizione integrale.

(18 giugno 2023)

Pages

Subscribe to Informatica Libera - Francesco Galgani's Blog RSS