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U.S. Rule 41 - Non lasciamo che il governo USA entri nei computer di noi italiani!

Fonte: https://it.vpnmentor.com/blog/fight-rule-41/
Invito i miei lettori a fare anche una ricerca in Rete sullo stesso tema, per rendersi conto della serietà della questione.

NON LASCIATE CHE IL GOVERNO USA ENTRI NEI VOSTRI COMPUTER – FERMIAMO I CAMBIAMENTI ALLA REGOLA 41

 

Il governo degli USA vuole usare un procedura poco chiara, modificare una regola federale, conosciuta come regola 41, per espandere le proprie possibilità di intrusione. I cambiamenti alla regola 41 renderanno più semplice l’accesso, da parte loro, ai nostri computer, ai dati e alla sorveglianza a distanza. Questo avrà delle conseguenze su tutti coloro che usano il computer e che accedono a internet da qualsiasi parte del mondo. Andranno a colpire in maniera indiscriminata tutte le persone che utilizzano delle tecnologie di protezione della privacy, come i VPN e i Tor. Il Congresso degli USA ha tempo solo fino al 1 Dicembre 2016 per impedire a queste modifiche di entrare in vigore. Dobbiamo far sentire la nostra voce. Condividete questo post con i vostri amici e sul vostro blog. Vate conoscere i cambiamenti alla regola 41!

Cos’è la regola 41 e che effetti ha su di voi che vivete al di fuori degli U.S.A.?

La regola 41 autorizza i giudici della magistratura federale a emettere mandati di arresto per tutelare le leggi di rinforzo delle ricerche e dei sequestri, ma contiene un limite importante: richiede al governo un mandato d’arresto da parte di un giudice della giurisdizione nella quale si vuole effettuare la ricerca, ad eccezione di alcune circostanze limitate. Gli emendamenti della regola 41 abbattono queste restrizioni, permettendo al governo di applicare dei mandati di arresto per una giurisdizione anche al di fuori di essa. Questi cambiamenti sono messi in atto quando:

  1. Qualcuno utilizza degli “strumenti tecnologici” per nascondere la posizione del computer; o
  2. Nel caso in cui le botnet investigative prendano in causa computer danneggiati in 5 distretti o più.

50 organizzazioni, compresi gruppi di pubblico interesse, provider di strumenti per la privacy e compagnie di internet, si sono unite per protestare contro la modifica della regola 41. vpnMentor insieme a noglobalwarrants.org sta portando avanti la proposta di revoca dei cambiamenti proposti alla legge 41. Mentre noglobalwarrants.org è concentrato sui cittadini degli USA, incoraggiandoli a contattare i loro rappresentanti al congresso, l’importanza della conoscenza della regola, a livello globale, è di importanza fondamentale, visto che il governo degli USA sarà anche in grado di perseguire gli utenti globali che usano VPN e browser TOR. Ecco perché abbiamo tradotto l’originale in 26 lingue e cerchiamo di condividere il tutto a livello globale.

Reject the Rule 41 Proposal

Cosa c’è di così sbagliato nei cambiamenti alla regola 41?

I cambiamenti alla regola 41 permetteranno l’aumento della frequenza dell’intrusione delle forze di polizia all’interno dei computer. Questo perché i cambiamenti autorizzeranno praticamente qualsiasi magistrato federale del paese ad erogare questi mandati. Le forze dell’ordine potranno portare in tribunale chiunque, se appoggiate da un magistrato particolarmente allineato ad una condotta di persecuzione o poco preparato a livello tecnico, grazie a questi pericolosi mandati.

Grazie a i cambiamenti di questa regola, i giudici di quasi tutti i distretti degli USA potranno autorizzare le forze dell’ordine ad accedere e cercare a distanza nei computer delle persone nel caso in cui la loro tecnologia di protezione della privacy oscuri la posizione del computer. Questo significa che coloro che sono preoccupati della propria privacy subiranno i disagi più ingenti dal cambiamento di questa regola.

In molti casi, i giudici non sapranno nemmeno esattamente di aver firmato un mandato per computer posizionati in tutto il mondo, non solo negli USA, a prescindere della protezione legale garantita nelle altre nazioni.

I cambiamenti della regola permetteranno alle forze dell’ordine di usare un singolo mandato per cercare migliaia di computer, in contrasto con la protezione del quarto emendamento della costituzione degli USA e della carta internazionale dei diritti umani.

L’hacking, ovvero l’entrata senza permesso all’interno di computer, la copia di dati, la loro cancellazione o l’esecuzione di codice, può avere delle conseguenze serie per gli utenti e i loro dispositivi. Un agente del governo potrebbe causare dei danni maggiori attraverso una investigazione tramite botnet rispetto alla botnet stessa. Se il Congresso dovesse fare il passo di autorizzare l’hacking da parte del governo, si dovrebbero mettere dei paletti ingenti sul quando questa azione può essere messa in atto, in linea con la protezione degli utenti negli USA e con la legge internazionale.

Se il Congresso USA non agisce questa regola entrerà in vigore il 1 Dicembre 2016. Ecco perché dobbiamo far sentire il nostro dissenso per questi cambiamenti alla regola. Condividi questo post sui social e sul tuo blog.  o con un Tweet

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