Segnalo un articolo sul multitasking de "Il Sole 24 Ore": Meno produttivi e più nervosi, il lato oscuro del multitasking (30 luglio 2014), in cui si legge:
«Contrariamente a quanto suggerisce il senso comune e a quelle che ormai sono le richieste del mondo lavorativo, la ricerca scientifica è concorde (e questo non accade spesso): il multi-tasking non giova alla produttività. Ma non solo: a lungo termine le funzioni cerebrali possono addirittura essere danneggiate da un eccessivo multi-tasking. Gli psicologi che studiano i processi mentali che si verificano quando una persona cerca di realizzare più compiti contemporaneamente tendono a paragonare questa attività a una coreografia o al controllo del traffico aereo, sottolineando come in queste operazioni il sovraccarico mentale può portare alla catastrofe.»
Per chi vuol dedicarsi ad una lettura su questo argomento in una rivista scientifica, segnalo l'ottimo articolo The effect of multitasking on the grade performance of business students (Research in Higher Education Journal, Ellis et al., 2009), che parte da alcune ipotesi di ricerca, per poi dimostrare in maniera chiara che gli studenti che fanno multitasking hanno voti inferiori rispetto agli studenti che non lo fanno.
Ma non è solo una questione di "performance" lavorativa e scolastica. C'è altro... come ha scritto la ricercatrice Patricia Greenfield, "multi-tasking prevents people from getting a deeper understanding of information" (University of California - Los Angeles. "Is Technology Producing A Decline In Critical Thinking And Analysis?." ScienceDaily, 29 January 2009).
Cos'altro aggiungere? Chi vuole approfondire la questione, ha già tre articoli seri su cui riflettere. Siete tra quelli che hanno sempre il cellulare in mano mentre fanno altre cose? Bravi, continuate così...
Francesco Galgani,
12 ottobre 2014