Il grande fiume del male scorre,
lo traghettiamo senz’annegare,
anche quando la cattiveria esonda,
ubbidiamo al cuore abile a navigare.
Le tristi voci avverse
ci rincorrono come spettri,
solo il daimon rimane
per chi lo sa ascoltare.
Daimon interiore,
coscienza e guida,
solo chi si crede solo
smarrisce la propria via.
Tutto è passeggero,
anche brutturia e avversità,
ogni schiaffo ha il suo perché
giacché destino è necessità,
destino saggio che ci obbliga
sulla retta via sempre vicina,
ascoltando quell’amore
che è saggezza divina.
(9 settembre 2024, www.galgani.it)