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Vaccini a mRNA COVID-19: 245 fonti sul rischio oncologico (cancro)

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Un'analisi approfondita della letteratura attuale (245 fonti scientifiche) mostra che l'infezione da SARS-CoV2 e le vaccinazioni (multiple) con LNP-mRNA potrebbero suscitare un effetto di promozione del cancro attraverso diversi meccanismi, tra cui l'interruzione dell'immunosorveglianza e l'induzione dell'infiammazione nel microambiente tumorale, l'interruzione del controllo dell'autofagia, l'interruzione delle vie oncosoppressorie e l'attivazione dei recettori chinasi coinvolti nella proliferazione cellulare, nella migrazione cellulare e nell'EMT.

Un ruolo importante in questi eventi è svolto dalle proteine Spike, che possono portare alla down-regulation dell'ACE2 protettivo e alla concomitante attivazione del percorso AXL. Questi eventi potrebbero combinarsi e attivarsi in modo ridondante nei pazienti vaccinati che hanno contratto l'infezione più volte, e in un tempo relativamente breve.

Questa spiacevole situazione (effetto cocktail) determinerebbe un sinergismo dei danni e delle alterazioni causati dal virus e dall'mRNA pro-vaccino, che può portare a un effetto "catastrofico": il cancro.

Questo scenario sarebbe più probabile nei pazienti oncologici e negli individui con cancro non diagnosticato, e ancora di più negli individui suscettibili al cancro a causa di difetti genetici predisponenti.

Segue la ricerca scientifica del dott. Ciro Isidoro, intitolata: "Vaccini a mRNA contro SARS-CoV2 e anti-COVID-19: esiste un plausibile legame meccanicistico con il cancro?", pubblicata il 28 ottobre 2025

PDF in italiano: vaccini-covid-cancro-italiano.pdf (fonte)

PDF in inglese: vaccini-covid-cancro-inglese.pdf (fonte)

(8 novembre 2025)

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