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DOMINION (documentario sulle sofferenze inflitte agli animali)

FILM DOMINION, LA PIÙ COMPLETA INVESTIGAZIONE SULLE SOFFERENZE INFLITTE AGLI ANIMALI E UN INVITO A PRENDERE POSIZIONE

Avvertenza: inizialmente avrei voluto scrivere che il film sotto riportato non è adatto per i bambini (il che è vero), ma, a ben vedere, i più giovani sono già bombardati da immagini di violenza esagerata e terribile in tv e al cinema. Più realisticamente, non credo che sia una questione "solo" di età (che pure conta): direi che questo documentario è semplicemente non consigliato a chi si rifiuta di voler conoscere la realtà, per comodità, per paura, per propria debolezza, per non sentirsi in colpa, per non mettere in discussione le proprie scelte alimentari (*) o per altri motivi. Sicuramente una visione attenta e compassionevole richiede coraggio, ringrazio coloro che vorranno provarci. Siamo qui per contribuire a un mondo migliore. Qui di seguito il film (liberamente scaricabile e condivisibile), sotto una breve presentazione (tratta da un comunicato stampa) e links di riferimento.

(*) A proposito di scelte alimentari, che spesso più che "scelte" sono "abitudini" legittimate e considerate "normali" da famiglia, scuola, gruppo di pari, tv, giornali, pubblicità, società, e persino da tante voci autorevoli... abitudini spesso mescolate di affetti, tradizioni e bisogni che fanno completamente perdere contatto con la realtà che questo film ben mostra, vorrei suggerire un approfondimento nei vari articoli che ho linkato all'inizio della pagina "VegFacile", in cui parlo di educazione alimentare, sostenibilità ecologica, conoscenza della vita degli animali in natura e negli allevamenti, implicazioni sulla salute delle nostre scelte alimentari e altro ancora. Io sono vegan da tanti anni ormai e la "non conoscenza" di chi mi ha finora deriso o non capito meriterebbe magari una cura fatta di retto pensiero e retta conoscenza. Grazie.

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Dominion è il nuovo film che denuncia la violenza sugli animali di ogni specie, scritto, diretto e realizzato da Chris Delforce, dell'associazione australiana Aussie Farms (www.DominionMovement.com). Racconta in modo estremamente toccante gli orrori dello sfruttamento animale in ogni settore, ma soprattutto in quello degli allevamenti per l'alimentazione umana. 

Disponibile on-line dal 9 luglio scorso nella versione originale, è stato doppiato in italiano da AgireOra Network.


Attraverso le immagini catturate dalle telecamere nascoste all'interno di allevamenti e macelli, e le riprese effettuate dai droni telecomandati, il regista riesce a farci davvero percepire dentro di noi con grande forza, l’estrema sofferenza degli animali, la loro disperazione, il loro grido di aiuto. 

Ci mostra cosa accade realmente agli animali e come sono trattati dai lavoratori quando "nessuno vede". Si tratta di allevamenti standard, non peggiori né migliori di altri, sono gli stabilimenti che esistono in tutto il mondo, perché le tecniche di allevamento e di macellazione sono le stesse dappertutto, così com'è lo stesso il disinteresse per la vita e la sofferenza degli animali, considerati come merce. 

Che ci si trovi in Italia, in Australia, negli USA, in Germania, nel Regno Unito o in qualsiasi altra Nazione del mondo, le scene sono sempre le stesse e lo vediamo dalle investigazioni fatte in tutti i Paesi. 

Le voci narranti (nella versione originale sono quelle degli artisti Joaquin Phoenix, Rooney Mara, Sia, Sadie Sink, Kat Von D) spiegano tutto questo e non lasciano dubbi sulla necessità di porre fine a questo massacro, una vergogna per l'umanità intera. 

L'autore e regista Chris Delforce ha dichiarato: "La cosa più importante che voglio comunicare agli spettatori è che gli animali sono individui, esseri senzienti - pensano, provano emozioni, sentono dolore, soffrono. I maiali che trovano una morte orrenda nelle camere a gas non sono diversi dai cani e gatti che fanno parte della nostra famiglia e che amiamo. Non vogliono morire e ogni spettatore ha il potere di fermare tutto questo... al contrario di quanto avviene su altri temi di ingiustizia sociale, non dobbiamo convincere un governo a fare la cosa giusta, ma sta solo a noi come consumatori. E' nelle nostre mani ed è una nostra responsabilità." 

Anche per Marina Berati, coordinatrice di AgireOra Network, è tempo ormai di aprire gli occhi e riconoscere la triste realtà dei fatti per poter prendere una decisione: essere parte del problema o della soluzione. "La cosa più disarmante è il rifiuto psicologico di tante persone a credere a quanto ripreso dalle telecamere. Con il film americano 'Earthlings' i più scettici commentavano dicendo che quelle scene erano casi eccezionali o che non riguardavano il loro Paese; così gli inglesi hanno realizzato 'Land of Hope and Glory', che mostra le stesse scene, ora riconfermate dall’australiano 'Dominion'. Ogni mese assistiamo a investigazioni che testimoniano anche qui in Italia situazioni tragiche di incredibile violenza e lo stesso accade in ogni nazione. Ormai, dunque, non ci sono più scuse: è così dappertutto. Se questa realtà è talmente orrenda da non volerla accettare, allora non accettiamola e opponiamoci, anziché negare la realtà. Opporsi è facile: basta solo cambiare le nostre abitudini personali, è completamente in nostro potere. Siamo noi che possiamo fare la differenza, smettendo di mangiare animali e i loro prodotti, usarli come capi di vestiario, partecipare allo sfruttamento in ogni altro settore. Milioni di persone su tutto il Pianeta lo stanno già facendo: tutti possiamo farlo, è la cosa più facile del mondo. Vorrei ringraziare pubblicamente l'autore e regista del film, Chris Delforce, per averci permesso con grande entusiasmo di doppiare il film in italiano.".

Dal 15 ottobre il film è disponibile on-line, sia per la visione in streaming, sia per scaricarlo e riutilizzarlo per proiezioni, sul canale Vimeo di AgireOra: vimeo.com/agireora 

Ringraziamenti 

Ringraziamo Società Scientifica di Nutrizione Vegetariana - SSNV per la collaborazione nel progetto di doppiaggio e diffusione della versione italiana di Dominion. 
Si ringrazia anche il traduttore, Samuele Praticelli, per il lavoro di traduzione dell'intero testo dall’inglese.

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