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Ma in che **bip** di mondo viviamo?

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L'evoluzione dell'essere umano passa necessariamente per l'abbandono del proprio ego. Prima o poi tutti i grandi uomini e le grandi donne, gli eroi, i santi, hanno abbandonato il proprio ego per dedicare la propria vita a qualcosa di più grande. I samurai davano la propria vita per l'imperatore, considerandolo una divinità. I santi hanno dato la loro vita per Cristo. Altri hanno dato la loro vita per la comunità, o per la natura, o per qualsiasi altro valore ritenuto più grande di se stessi.

Oggi dobbiamo dare la nostra vita per l'IA, cioè per Satana? L'IA distrugge le nostre vite, ci isola sempre di più, sopprime la creatività (che è il nostro principale aspetto divino), ci impedisce di vedere che esiste qualcosa di più grande di noi stessi che non sia l'IA stessa, diventata il nuovo bene supremo. Ci impedisce di vedere l'altro, il prossimo, i suoi bisogni e le sue difficoltà. Ci impedisce anche di sognare, livellando tutto lo scibile umano - ormai non più umano ma artificiale - al pari di una pseudo-verità divina.

L'IA nasconde le contraddizioni insite nella conoscenza e nella realtà, disconosce l'impossibilità di conoscere, la saggezza platonica del "io so di non sapere" non esiste più. Nasconde abilmente la sua vera natura senza anima e senza coscienza, la sua totale ignoranza e assenza di volontà, giudizio, intenzione, esistenza. Occulta come magia il suo processo tra l'input e l'output, che è solo un calcoliccio ben studiato, un insieme di operazioni algebriche su stringhe di cui non conosce il significato. Quando l'IA parla di se stessa vomita soltanto i suoi dati di addestramento senza capirli.

Sono solo calcoli che non significano nulla, ma che ci salassano e violentano per volontà di pochi mega-paperoni e governi asserviti.

In tutto questo, odio, guerre e genocidi corrono veloci, così come corre veloce l'IA. Una frenetica corsa verso la distruzione.

L'Amore ci salverà.

(17 maggio 2025)

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