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Una umanità nuova

«Noi esseri umani abbiamo delle qualità, ma queste possono emergere solo insieme agli altri.
Da soli neanche esistiamo.»

Il Potere, mediante la società della tecnica e dei consumi, ha trasformato gli individui in profondità, li ha toccati nell’intimo cambiando loro l'anima, una sorta di illusione ottica della coscienza, ha dato loro altri modi di vivere e di pensare, altri modelli culturali, un altro linguaggio imposto dalla dittatura del pensiero unico funzionale al sistema dominante.

Un fascismo imprevedibilmente nuovo ha in pochi anni deformato e degradato la coscienza degli individui, complice la manipolazione artificiale delle idee con cui il capitalismo della sorveglianza sta esercitando un nuovo potere tecnocratico che si basa su una falsa libertà concessa dall'alto, falsa perché è revocabile ogni qualvolta il Potere ne senta il bisogno, dichiarando una emergenza dopo l'altra senza soluzione di continuità.

La nuova forma di fascismo è una riorganizzazione totalitaria di un mondo senza pace, più subdola e insidiosa, dove la norma è l'isolamento, l'alienazione (separazione dal sé e dall'altro), lo scontro tra uomini egoisti e bellicosi, sempre in continua competizione tra loro, uomini che sfruttano altri uomini ridotti a semplice flusso di dati senz'anima.

Per trasformare questa realtà, c'è bisogno di un uomo nuovo capace di una liberazione interiore, di un mutamento di stato della coscienza, mettendo in discussione il proprio Io egoico-bellico, che libera l'uomo da una individualità separata da tutto il resto, riscoprendo la propria natura universale.

Un uomo in grado di incarnare un senso di nostalgia del possibile, nostalgia di ciò che ancora non è stato ma potrebbe essere. Uno spirito libero capace di trascendere la realtà, realizzando così diversi possibili modi di essere uomo, essere quel che è possibile diventare, facendo pace con la vita.

Una nuova umanità, dove quello che conta sono le relazioni reciproche tra le parti, conoscere ed accogliere la vita nell'unità degli opposti, cioè definire le cose per opposizione, in una visione (com)unitaria della realtà.
La vita è un continuo ricominciare...

Giulio Ripa

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