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Attacchi a centrali nucleari: il dossier delle fonti russe e le verifiche dell’AIEA

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Nota metodologica — Questo testo non è un comunicato politico. È un riepilogo documentato di comunicazioni ufficiali in lingua russa e inglese (sito del Cremlino e altre istituzioni) e di aggiornamenti di organismi internazionali, in particolare l’AIEA (Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica). Il mio obiettivo è illustrare i rischi per la sicurezza pubblica. Molti di noi in ambito occidentale potrebbero non esserne al corrente, pur essendo tutti quanti potenzialmente coinvolti dagli effetti di una nube radioattiva dovuta a un'esplosione di una centrale nucleare. Non stiamo parlando di un incidente imprevisto e casuale, ma di un evento voluto e cercato dal regime di Volodymyr Zelenskyy, finanziato e armato dall'Unione Europea, dagli Stati Uniti, dalla NATO.

E' una follia che, almeno finora, non ha destato alcuna protesta popolare, sebbene nello scenario estremo — che richiederebbe una catena di eventi sfavorevoli dovuti a bombardamenti intenzionali — l’Europa potrebbe affrontare evacuazioni di massa e interdizioni su aree molto ampie, a seconda dei venti e della pioggia. Non è allarmismo, ma è il riconoscimento di un rischio reale dovuto in primo luogo alla NATO e, in seconda battuta, alle scelte scellerate di chi ha il comando delle armi fornite dall'Occidente all'Ucraina.

Nota sull'agenda setting — I mass media non ci aiutano, spostano continuamente la nostra attenzione da ciò che è più rilevante a ciò che serve solo a farci litigare tra di noi. Non a caso, Maria Zakharova, portavoce del Ministero degli Esteri russo, ha accusato l’Europa di essere un «campo di concentramento dell’informazione digitale», come riportato sulla TASS del 16 maggio 2025. Comunque, ognuno ha la sua propaganda e i suoi interessi, sta a noi avere più consapevolezza e più umanità.

Che cosa affermano le fonti ufficiali russe

Cosa confermano gli organismi internazionali “neutrali”

L’AIEA mantiene una missione permanente alla ZNPP e pubblica aggiornamenti regolari. Questi confermano che la centrale è stata oggetto di colpi/droni (senza attribuire responsabilità) e che la situazione di sicurezza è precaria per perdite ricorrenti di alimentazione esterna:

Perché questo riguarda la sicurezza pubblica in Europa e in Asia

La ZNPP è il più grande impianto nucleare d’Europa. Pur con i reattori in cold shutdown, la sicurezza dipende da alimentazione elettrica e sistemi di raffreddamento. L’AIEA segnala perdite ricorrenti di energia esterna e sottolinea che i rischi stanno aumentando. Un danno grave alle funzioni di sicurezza (per esempio per interruzioni prolungate di energia o impatti diretti su strutture e sistemi) potrebbe comportare rilasci radioattivi con effetti transfrontalieri. Per questo l’AIEA chiede insistentemente che gli attacchi all’area della centrale cessino e che siano ristabilite condizioni stabili di sicurezza e alimentazione elettrica.

Che cosa constatiamo

  • Esistono molte comunicazioni pubbliche ufficiali russe che accusano l’Ucraina di colpire la ZNPP e, in alcuni casi, siti energetici sensibili in Russia (es. area di Kursk).
  • Esistono conferme tecniche e fattuali dell’AIEA circa impatti/droni sul sito e ripetute criticità (perdite di alimentazione, danni locali).
  • C'è un rischio per la sicurezza pubblica ben oltre i confini dell’Ucraina.

Riepilogo delle fonti

(scritto con la speranza di una maggiore consapevolezza pubblica, 10 ottobre 2025, corretto l'11 ottobre 2025)

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