Il dialogo inizia quando incontriamo l’altro con amicizia, con affetto, per il piacere di stare insieme. Se c’è ascolto, possiamo imparare. Tutto ciò richiede un pensiero morbido e parole flessibili, spontaneamente intrise di amore per la vita. Non solo la propria vita, ma quella di tutti, quella di chi abbiamo di fronte. Tra l’altro, questa è l’unica disposizione interiore con la quale possiamo imparare qualcosa e agire senza fare troppi danni. Tu ed io siamo un tutt’uno chiamato relazione, senza la quale non esisteremmo.
Viceversa, se il nostro pensiero è duro, perentorio, e le nostre parole gentili come pietre, allora le nostre azioni non potranno che essere cattive. Captivus vuol dire prigioniero, quindi cattiveria significa rinchiudersi in una gabbia, separarsi dagli altri. Le conseguenze di tutto ciò? Nell'immagine sottostante vediamo il bel operato di Israele e dei suoi amici, ovvero dell’inferno Nato, Italia compresa. Se coloro che comandano l’Occidente fossero umani, potremmo descrivere le loro anime come captivae diaboli, cioè prigioniere del diavolo. Ma siccome un’anima non ce l’hanno, non ci resta che pregare per la pace ed essere pacifici. Non abbiamo nulla da insegnare a qualcuno, ma solo voglia di vivere tutti insieme nell’orto di Dio senza farci male: la pace è un impegno quotidiano a tutto tondo.
Per inciso, in queste poche parole e in questa immagine non c’è intelligenza artificiale, c’è soltanto ciò che ancora può renderci umani, cioè il cuore:
(25 luglio 2025)
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